sabato 16 marzo 2019

Una nuova emergenza sociale..... Ma non è da paese civile la stigmatizzazione "apartheid" ai non vaccinati


L'apartheid (in italiano, letteralmente "separazione", "partizione") era la politica di segregazione razziale istituita nel 1948 dal governo di etnia bianca del Sudafrica, e rimasta in vigore fino al 1994.

Stiamo arrivando al baratro l'obbligatorietà dei vaccini imposta in modo anticostituzionale sta dividendo il paese e creando fenomeni pericolosi.


Mamme che lasciano il nostro paese perchè ormai privati di un diritto acquisito e inalienabile la libertà di scelta ad un trattamento sanitario. Bambini che vengono emarginati e bullizzati perchè non vaccinati. Genitori costretti a falsificare documenti per non fare vaccinare i figli avendo già in famiglia un danneggiato grave da vaccino riconosciuto dalla legge. 

Vaccini, mamma fugge in Spagna per sottrarre le figlie all'obbligo: la storia di Laura 

Mamme che raccontano di bambini non vaccinati vittime di bullismo e scherniti dai compagni

Famiglia con un grave caso di danno vaccinale falsifica documenti vaccini per poter permettere alla figlia di frequentare l'asilo ora indagati dalla procura di Lecco

Bambini esclusi dalle scuole con l'intervento della polizia perchè non in regola con i vaccini

Niente centri estivi per bambini non vaccinati

Ecc. ecc. 


Insomma per chi ancora conserva una coscienza questo è  un esempio lampante di DITTATURA SANITARIA....  Apriamo i nostri occhi perchè i regimi totalitari del secolo scorso nascono da questi assolutismi difesi dall'ignoranza e il fideismo di quelli che sostengono queste fesserie.

Divide et impera (in italiano «dividi e domina», «dividi e impera», «separa e conquista» o «dividi e conquista») Vi ricorda qualcosa? 





Ma davvero le masse in Italia si fanno plagiare al punto di dividersi e mettersi l'uno contro l'altro per i vaccini? Scusate ma fino al 2016 che non esisteva la legge sull'obbligo come abbiamo fatto a sopravvivere? Eppure io non ricordo stragi di innocenti 3 anni fa vivevamo tranquillamente.  La verità la sappiamo tutti i vaccini obbligatori non sono scienza ma sono un fatto politico ed economico. Quindi possiamo affermare con certezza visto che i nostri politi sono i burattini del potere che i vaccini sono stati imposti obbligatoriamente per una questione non scientifica.

I media i politici e i loro galoppini che promuovono i vaccini in modo spregiudicato dovrebbero farsi due domande. Dove si vuole arrivare? Veramente volete mettere i cittadini in condizione di scontrarsi tra di loro? Smettetela perchè si arriverà al punto di non ritorno ormai chi ha preso coscienza sa che i vaccini sono farmaci che comportano rischi per reazioni avverse con esiti di vario genere, fino alla morte! Quindi i genitori hanno il diritto umano ma sopratutto legale di esercitare la libertà di coscienza e il consenso informato alla assunzione del rischio medico per conto dei loro figli minori. Voi fatevi anche 10 + 4 vaccini al giorno cosi sarete super protetti secondo la politica ma non avete nessun diritto ad obbligare, perseguitare ed etichettare chi vuole la libertà di scelta.

Detto ciò leggiamo  13 marzo 2019
di Guglielmo Pepe
Fonte: Repubblica.it

Chi legge questo blog conosce la mia posizione sui vaccini, che ribadisco: è importante farli. E ai genitori esitanti, timorosi, perplessi, consiglio sempre di usare il buon senso, magari ricorrendo al gioco della bilancia, che sicuramente va a favore della vaccinazione. A prescindere dall’obbligo. Che in questi giorni assume però maggior rilievo mediatico perché alcune centinaia di bambini non in regola con i vaccini saranno esclusi dalle materne, in base alla scadenza - 10 marzo - fissata per decreto dall’ex ministra Lorenzin e ribadita da Giulia Grillo.

Mettiamo che sia giusto che i bimbi non vaccinati vengano allontanati dai banchi (che tuttavia hanno frequentato per 7 mesi senza provocare problemi drammatici, tranne i rarissimi casi dove sono erano presenti bambini immunodepressi, gli unici che rischiano gravi conseguenze in caso di infezione), è evidente che le colpe dei padri e delle madri ricadono sui figli. Perché sono questi ultimi ad essere puniti per primi se sono cacciati dell’asilo. Ma chiedo - alla ministra e a scendere a chi ha responsabilità e competenza su questo argomento di salute pubblica - per quale motivo la punizione deve essere associata allo stigma, al discredito sociale, al biasimo della collettività, alla derisione dei compagni di banco?

Su Repubblica di oggi, a pagina 19, viene pubblicata una intervista di Valeria Strambi alla madre di una bimba che sarà allontanata dell’asilo che ha frequentatoto per mesi. La signora ad un certo punto, riferendosi al fatto che non ha mai parlato con la figlia Elisa di vaccini, dice: “...peccato che ci abbiano pensato gli altri bambini. È capitato più volte che le intonassero in coro, facendola piangere: ‘Non entri a scuola perché non hai i vaccini’. Questo significa che ne hanno sentito parlare a casa, che gli altri genitori sapevano della nostra situazione sanitaria, in barba a ogni garanzia di privacy data dalla scuola. È un pò come se lo avessimo scritto in fronte”.

Ecco: questo è lo stigma nei confronti di una bambina di 5 anni, sulla quale ricadono senza dubbio le responsabilità dei genitori che sbagliano a non vaccinarla, ma anche quelle della società che la indica al pubblico ludibrio. Perché se le cose stanno così come le racconta la madre, è evidente che i dirigenti e le maestre dell’asilo frequentato da Elisa non hanno messo in atto le necessarie cautele per evitare che la bimba venisse presa in giro. Fatto è che su di lei ora pesa un “marchio” del quale difficilmente potrà liberarsi.

Ma c’è poi un paradosso, intrinseco alla stessa legge sui vaccini, che lascia molto perplessi. Perché Elisa il prossimo anno potrà frequentare la prima elementare anche da non vaccinata: sarà sufficiente pagare una multa. Anche di 500 euro. Questo significa che i soldi, per chi può sostenere la contravvenzione, “equivalgono” al vaccino. Già: con 500 euro l’immunità di gruppo (o di gregge), e le epidemie (vere o presunte), scompaiono come d’incanto. L’unica cosa che resterà sarà lo stigma che Elisa “indossa” adesso. E forse a settembre si ritroverà con compagne e compagni di classe che continueranno a prenderla in giro perché non vaccinata.

Da persona che difende le vaccinazioni e non sopporta l’odio sociale (dei no-vaxx come anche dei pro-vaxx), sostengo che le autorità pubbliche non devono, non possono permettere che i bambini restino puniti più volte per le colpe dei loro genitori. E mi sorprende il fatto che la ministra della Salute non spenda una parola per difendere i piccoli non vaccinati dalla emarginazione sociale.

Tratto da: http://www.informasalus.it/it/articoli/paese-civile-stigma-non-vaccinati.php

1 commento:

  1. Lei ha espresso egregiamente ciò che pensiamo noi mamme sensate anche se abbiamo vaccinato i nostri figli. Nessuno capisce più di me quanto il bullismo delle scuole d'infanzia e delle scuole elementari pesi sui bambini e anche durante l'adolescenza è difficile superarlo. Quello che sta accadendo in Italia oggi è un fallimento totale della società civile democratica e non giova a nessuno ne ai provax ne alle scuole ne alla sanità ne alla societa medica ne a noi società in generale.

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