mercoledì 2 settembre 2020

Coronavirus, Kit diagnostici difettosi per i tamponi: 3700 positivi che non lo erano nella sola Svezia!

 


Ho provato a cercare la notizia tramite il motore di ricerca famoso ma i risultati trovati sono solo questi...


Perchè i giornalai mainstream hanno oscurato la notizia? Eppure è stata riportata da un agenzia di stampa non da topolino. Detto ciò leggiamo da Byo Blu.....


I tamponi, o meglio i kit diagnostici, potrebbero essere al centro di una lotta geopolitica tra Stati Uniti e Cina e gli ultimi inquietanti dubbi arrivano dalla Scandinavia. Mentre il numero di questi test effettuati sulla popolazione cresce in tutto il mondo, in Svezia circa 3.700 persone sono risultate erroneamente positive al coronavirus a causa di una partita difettosa di test proveniente dalla Cina. La notizia è stata comunicata dall’Agenzia della sanità pubblica svedese e riportata anche dalla Reuters, una delle principali agenzie di stampa al mondo. L’agenzia svedese riporta come “due laboratori abbiano analizzato campioni provenienti da un totale di dieci regioni in Svezia, dei quali nove hanno ricevuto risultati scorretti. Si parla di Stoccolma, Västra Götaland, Gävleborg, Västerbotten, Västmanland, Dalarna, Västernorrland, Sörmland and Blekinge“.  I kit, prodotti dalla società cinese BGI Genomics, non riuscivano a distinguere tra livelli molto bassi di virus e la sua assenza, riportando così migliaia di falsi positivi. Test diagnostici della stessa società sono stati esportati anche in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.

Due filiali della BGI Genomics sono già su una lista nera negli Stati UNITI, segnalate tra le aziende implicate in violazioni dei diritti umani contro le minoranze etniche nello Xinjiang, una regione autonoma della Repubblica popolare cinese, e, in particolare, contro i musulmani uiguri (una minoranza etnica cinese, repressa e perseguitata dalle autorità centrali cinesi come testimoniato da diverse ONG e reportage d’inchiesta). BGI collabora da lungo tempo con il governo cinese, avendo mappato il materiale genetico delle minoranze etniche dello Xinjiang e gestendo la banca genetica nazionale di proprietà dello Stato. Funzionari del Dipartimento di Commercio degli Stati Uniti hanno ufficialmente espresso il timore che la diffusione di test prodotti da aziende cinesi collegate al governo di Pechino possa fornire a queste ultime un’opportunità unica di compilare massicci database di DNA per la ricerca e la sorveglianza basata sulla genetica. Il rischio che kit difettosi della BGI Genomics possano essere arrivati anche in Italia, alimentando i timori circa una possibile mappatura genetica di una buona parte della popolazione e falsificando i già opinabili dati ufficiali, è evidente. Inoltre, va ricordato che molti studi scientifici hanno dimostrato come i tamponi rinofaringei diano, nel 50-60% dei casi, falsi positivi o falsi negativi, senza contare il fatto che sono inefficaci nel rilevare la carica virale di un paziente.

Nonostante questo, i numeri dei test effettuati continuano a crescere anche nel nostro Paese. Il 28 agosto ne sono stati fatti 97.065; i media mainstream titolano: 1462 “contagiati”, mentre in realtà dovrebbero scrivere semplicemente “1462 positivi”, visto che tra loro vi sono per lo più asintomatici, vale a dire persone sanissime.  La percentuale dei positivi rimane inoltre pressoché stabile intorno all’1,5% dei test effettuati, esattamente come rilevato il 27 agosto scorso. Il che induce a pensare che non vi siano “nuovi positivi”, ma semplicemente nuovi test effettuati, nuove misurazioni che indicano la stessa percentuale di positivi asintomatici tra la popolazione (cioè persone sane con una presenza, tra le altre, di materiale genetico relativo a questa particolare famiglia di Coronavirus).

Va ricordato infine che ad oggi le terapie intensive ospitano pochissimi pazienti classificati come affetti da covid (che cioè sono portatori di una patologia correlata ai sintomi attribuiti al coronavirus), ma pochi canali di informazione lo riportano, forse perché si tratta di un dato che va contro la linea editoriale che i proprietari del mainstream – i padroni del discorso, come li avrebbe definiti Giulietto Chiesa – hanno indicato per le loro redazioni.

Tratto da: https://www.byoblu.com/2020/08/30/tamponi-difettosi-3700-positivi-che-non-lo-erano-nella-sola-svezia-quanti-in-italia/

La cosa va avanti da inizio "epidemia" ma a pensar male si diventa complottisti.....

30/03/2020, CINA    

Covid-19: aziende cinesi vendono all’estero test diagnostici difettosi

Le denunce arrivano da Filippine, Malaysia, Spagna e Repubblica Ceca. L’accuratezza dei kit cinesi è del 30-40%: dovrebbe  essere dell’80%. I diplomatici di Pechino cercano giustificazioni.

http://www.asianews.it/notizie-it/Covid-19:-aziende-cinesi-vendono-all%E2%80%99estero-test-diagnostici-difettosi-49698.html

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