La Commissione ha concordato con i 28 Sati membri di far si che vengano adottate queste direttive per legge, ha anche raccomandato l'introduzione di controlli di routine dello status vaccinale. Quindi o nolente o dolente i vaccini in Italia a prescindere di chi sta al governo restano obbligatori.
Praticamente i nostri politici sono burattini che eseguono gli ordini impartiti.
Detto ciò leggiamo l'articolo 5 Settembre 2018
Mentre in Italia la scuola riparte alle prese con il caos vaccini, a Parigi viene lanciata la European Joint Action on Vaccination (EU-JAV), programma triennale per rafforzare la risposta dei Paesi europei alla sfiducia nei confronti delle vaccinazioni.
Promuovere un'azione comune europea contro le malattie che si possono prevenire attraverso l’uso dei vaccini, rafforzando la risposta dei Paesi UE alla sfiducia nei confronti del tema.
Sono gli obiettivi della European Joint Action on Vaccination (EU-JAV), lanciata a Parigi. Alla conferenza coordinata dall'Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica (Inserm) hanno partecipato 17 Paesi Ue tra cui l'Italia, 20 università, organismi internazionali come l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), associazioni di cittadini e imprese.
EU-JAV si configura come un programma triennale, coordinato dalla Francia, a cui aderiscono 21 Stati membri.
Il programma è finanziato dal programma di finanziamento UE per la salute, che definisce la strategia per assicurare buone condizioni di salute e l'assistenza sanitaria. Il programma Health 2014-2020 può contare su 5,8 milioni di euro di fondi, di cui 3,5 milioni provenienti dal bilancio dell'Unione europea.
Fra gli obiettivi del programma, affrontare la crisi di fiducia nelle vaccinazioni, migliorare la sorveglianza della copertura vaccinale grazie alla condivisione dei dati, ma anche adottare metodologie comuni di valutazione su efficacia e sicurezza dei vaccini prima della registrazione, nonché creare un database aggiornato delle scorte vaccinali e sulle esigenze nazionali per evitare eventuali carenze.
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