domenica 29 aprile 2018

Vaccini (inutili) contro la malaria in Africa e conflitti d’interesse Ghana, Kenya e Malawi saranno i primi paesi africani " nel fare da cavie" a testare il vaccino MosquirixTM


del 29/04/2018
Nell’aprile 2017 i media annunciavano a gran voce che dal 2018 sarebbe stato disponibile un vaccino contro la malaria che avrebbe salvato decine di migliaia di vite. La notizia era basata sui trial che dovevano iniziare in Ghana, Malawi e Kenya su 750.000 bambini tra 5 e 17 mesi di età. L’autorizzazione per un trial così costoso sollevava molte domande, visti i deludenti risultati di trial simili e avendo a disposizione altri strumenti per controllare la malaria, tutti sottofinanziati. Per non parlare dei conflitti d’interesse.

Il Mosquirix, questo il nome del vaccino, è stato sviluppato dalla GlaxoSmithKline (GSK) in collaborazione con la Bill and Melinda Gates Foundation (BMGF) e con una grossa ONG USA, il Programme for Appropriate Technology in Health (PATH), che, avendo ricevuto dalla BMGF un finanziamento da un miliardo di dollari, è ormai considerata come un agente di Bill Gates. Se il trial dovesse avere risultati positivi, il vaccino potrebbe essere aggiunto dall’OMS alla lista degli interventi efficaci per la malaria. Notare che la BMGF è il secondo finanziatore dell’OMS dopo il governo USA.

La GSK e i suoi partner hanno già speso 565 milioni di dollari per sviluppare il vaccino, con risultati preliminari non entusiasmanti, cioè al di sotto del 50% di efficacia protettiva per almeno un anno richiesto dall’OMS come valore minimo. Trial preliminari condotti in 7 paesi dell’Africa subsahariana su 15.000 bambini hanno mostrato un’efficacia protettiva del 36% nei bambini oltre l’anno e del 26% in quelli sotto l’anno. Ma a parte le difficoltà tecniche per lo sviluppo di un vaccino efficace contro un protozoo, la domanda da porsi è: ne abbiamo proprio bisogno? La malaria potrebbe essere controllata anche e soprattutto con interventi sul ciclo del vettore, la zanzara anofele: drenaggio e trattamento delle acque stagnanti, uso oculato di insetticidi, gestione delle terre coltivabili e non, uso di zanzariere medicate. Queste misure ridurrebbero la trasmissione e l’incidenza della malattia. Un accesso universale ai servizi di salute permetterebbe un trattamento tempestivo e appropriato dei casi (in diminuzione, se fossero adottate le misure di cui sopra).

La classica obiezione – in Africa non è possibile – è in parte smentita dal caso dell’Eritrea. Impoverita e abbandonata dal commercio e dalla cooperazione internazionale per cause politiche, l’Eritrea è riuscita a ridurre l’incidenza (da 125.746 a 35.725 casi l’anno tra il 2001 e il 2014) e la mortalità (solo 15 decessi nel 2014) per malaria adottando proprio le misure di cui sopra. 1) Ma imitare l’Eritrea toglierebbe a Big Pharma, a GSK in questo caso, l’opportunità di guadagnare enormi profitti con la vendita di milioni di dosi di vaccino per moltissimi anni. E toglierebbe alla BMGF il merito di aver finanziato con miliardi di dollari questa impresa.
Non solo. Nonostante abbia venduto nel 2009 azioni di multinazionali del farmaco per un valore di 205 milioni di dollari, per evitare l’accusa di avere dei conflitti d’interesse quando finanziava lo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini, la BMGF possiede 1,5 milioni di azioni di GSK attraverso la Warren Buffett’s Berkshire Hathaway, una compagnia che controlla al 50%. Per non parlare del fenomeno delle cosiddette porte girevoli. Vedasi i casi di Tachi Yamada, prima a capo del dipartimento di ricerca e sviluppo di GSK, poi assunto dalla BMGF come direttore esecutivo per i programmi sanitari, e di Kate James, impiegata da GSK per 9 anni prima di diventare Chief Communication Officer presso la BMGF.
Il caso del vaccino per la malaria non è unico. Nel 2009 PATH aveva testato il vaccino della GSK contro il papilloma virus nello stato indiano del Gujarat usando fondi della BMGF. All’epoca l’accusa fu di aver fatto passare per ricerca quello che era in realtà un programma di vaccinazione, come documenta un rapporto del parlamento indiano.2) In conclusione, questa triangolazione traBMGF, GSK e PATH deve essere vigilata, se vogliamo evitare danni per le politiche di salute e per le popolazioni che ne sono oggetto.
a cura di Adriano Cattaneo
Tratto da: http://www.rivistaetnie.com/vaccini-malaria-africa-96706/


25/04/2018 Ghana, Kenya e Malawi per pilotare il primo vaccino contro la malaria del mondohttps://www.aljazeera.com/news/2018/04/kenya-roll-worlds-malaria-vaccine-180425080815044.html

Giusto per capire di cosa parliamo.....
Ghana, Kenya e Malawi saranno i primi paesi africani a provare il vaccino MosquirixTM, che agisce contro il Plasmodium falciparum, il parassita della malaria più letale a livello globale e il più diffuso in Africa. 

Nello specifico, il programma pilota di attuazione valuterà la fattibilità di erogare le quattro dosi richieste del vaccino, l'impatto del vaccino sulle vite salvate e la sicurezza del vaccino nel contesto dell'uso routinario.

Il vaccino è considerato uno strumento complementare di controllo della malaria in Ghana che potrebbe potenzialmente essere aggiunto e non sostituire il pacchetto principale di interventi preventivi, diagnostici e terapeutici contro la malaria comprovati e la spruzzatura indoor con insetticidi.

In Ghana, la malaria si verifica ogni anno con intensità di trasmissione variabile per tutto l'anno, colpendo tutte le età, con bambini sotto i cinque anni e le donne in gravidanza sono i più vulnerabili. 


Nel 2017, il Ghana ha registrato circa 10,2 milioni di casi sospetti di malaria nel dipartimento ambulatoriale (OPD) in una popolazione di circa 30 milioni di persone, con una diminuzione del 23% rispetto ai casi di malaria di OPD segnalati nel 2016.

I  
decessi per malaria si sono ridotti da 1.264 nel 2016 a 599 nel 2017, con una diminuzione del 52,6 percento. 
https://www.ghanaweb.com/GhanaHomePage/NewsArchive/Ghana-set-to-pilot-world-s-first-malaria-vaccine-646435

Nonostante i risultati ottenuti senza vaccino loro iniziano la sperimentazione?
Giustamente ormai gli azionisti hanno investito.......
Scommettiamo che dopo la somministrazione del vaccino il prossimo hanno i casi di malaria in questi paesi saranno triplicati?



Articoli collegati: 
Il Ghana dice che i locali venivano usati come "cavie"  nel processo di vaccinazione di Ebola
Il governo sospende il processo da parte di ditte farmaceutiche occidentali, che hanno pagato ai volontari un telefono cellulare e circa $ 5 ciascuno.
http://informaresenzacensure.blogspot.it/2018/04/il-ghana-dice-che-i-locali-venivano.html

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