Premessa Corvelva ha dovuto difendersi più volte la sua denuncia pubblica ora subisce l'attacco privo di fondamento scientifico che cerca di screditare l'egregio lavoro grazie alla miserabile censura basata sull'opinione attuata dal regime. Quindi sotto leggiamo il comunicato stampa di Corvelva
Comunicato Stampa n° 1/2019
Iniziamo bene l’anno apprendendo dalle pagine del quotidiano nazionale “La Repubblica” che ben 130 “esperti di medicina” avrebbero preso posizione contro i “falsi allarmismi” diffusi a seguito delle nostre analisi su alcuni campioni di vaccini.
Curiosamente nelle stesse ore riceviamo l’invito ufficiale a presentare i nostri risultati al parlamento polacco a Varsavia (l’appuntamento è per l’8 gennaio https://goo.gl/JDHsaq).
Già qui sorgono le prime perplessità, in quanto nonostante la nostra associazione abbia scritto alle autorità nazionali preposte alla salute e al controllo dei farmaci ben prima delle polemiche mediatiche scoppiate negli ultimi giorni, NESSUNA di queste istituzioni ci aveva degnati di un minimo cenno di riscontro; è inevitabile dunque prendere atto di un fatto: in Polonia, dove certamente la situazione normativa non è migliore della nostra, vi è una parvenza di democrazia che consente il pubblico confronto e soprattutto il dialogo della politica coi cittadini; in Italia, ad oggi, tutto ciò manca. Manca il benché minimo interesse al dialogo, mancano le risposte alle richieste (pubbliche o private) dei propri cittadini, mancano le basi della democrazia, insomma.
Ma torniamo all’articolo de La Repubblica che si premura di informare che ben 130 esperti hanno preso una posizione contro la diffusione dei dati delle analisi.
Secondo il quotidiano, questi esperti sarebbero composti da pezzi grossi delle Università italiane, dell’ISS, e di ben 15 istituzioni straniere. Ottimo, dal canto nostro notiamo che NESSUNO di costoro avesse dato alcun segnale di interesse alle nostre email (destinate ad Aifa, ISS, Ministero Salute, e anche all’università di Padova a seguito delle ultime polemiche scoppiate dopo la donazione dell’ONB alla nostra associazione).
A dire il vero, l’unico ente ad avere dato risposte, seppur incomplete e per noi insoddisfacenti, era stato Ema, il quale peraltro nella sua risposta demandava ad Aifa buona parte dei chiarimenti richiesti (link risposte https://goo.gl/JZz3xm).
Ebbene, cosa dobbiamo desumere da ciò? Per esempio che a nessuno interessava alcunché di questi risultati o anche solo di dare una autorevole opinione in merito, prima che gli stessi finissero sulle pagine di un quotidiano? O che dei risultati in sé e per sé nessuno si sia occupato o preoccupato, perché evidentemente l’unica cosa che desta preoccupazione è che gli stessi risultati vengano divulgati? Quindi sembrerebbe che la cosa più importante per costoro sia che non si venga a sapere nulla di quanto emerso. Naturalmente la giustificazione a questo stato di cose è data, secondo loro, dal fatto che queste nostre analisi non avrebbero “nulla di scientifico, trasparente, riproducibile”.
Parole pesanti, parole grosse, ma sono fondate?
È vero quanto scritto?
Prima di tutto, come si può dire che queste analisi non siano riproducibili?
Hanno forse provato a riprodurle?
In realtà, una delle nostre richieste è proprio che vengano riprodotte e a questo scopo sono stato ad esempio pubblicate le metodologie riguardanti le analisi metagenomiche, e lo stesso avverrà a breve per le chimiche.
Punto secondo, se non è trasparenza quella di pubblicare i risultati non appena in nostro possesso, inviandoli allo stesso tempo anche alle agenzie del farmaco nazionali ed europee, nonché al ministero e ad altri enti preposti, cosa lo è? Ma forse i nostri eroi della medicina moderna avrebbero preferito che ci fossimo tenuti i nostri dubbi, senza far trapelare nulla, finché non fossimo riusciti a trovare una rivista scientifica disposta a pubblicarci, e chiaramente a quel punto non sarebbe stato abbastanza perché la rivista non avrebbe avuto l’adeguato “Impact Factor”. No, l’associazione Corvelva, questa mascalzona, ha divulgato il dato, chiarendo che si tratta di analisi di primo livello, condotte da laboratori certificati, il cui nome verrà dichiarato pubblicamente solo a seguito delle “agognate” - solo da costoro - pubblicazioni perché, si sa, in questi tempi di caccia alle streghe e roghi mediatici è meglio stare attenti… nessuno vorrebbe mai che questi laboratori dovessero pagare lo scotto di aver accettato il lavoro commissionato dai clienti sbagliati… nessuno lo vorrebbe, non è vero?
Punto terzo: la SCIENTIFICITÀ. Chiediamo a questi signori di dare la loro definizione di SCIENZA e poi di chiarirci, a seguito di definizione, come la medicina possa essere considerata una scienza esatta, e come si possa avanzare un’ideologia che non ammette repliche su di un trattamento sanitario preventivo che in maniera del tutto Ascientifica si pretende di spacciare come “di comprovata sicurezza ed efficacia”, e far divenire questa ideologia un obbligo di legge, e dunque un TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO.
Per facilitare il compito riportiamo un estratto dell’enciclopedia Treccani alla voce “scienza”:
“Fu concepita (principalmente con G. Galileo - sì, lo stesso che rischiò il rogo perché ciò che andava professando era considerato eretico, ndr) come concezione del sapere alternativa alle conoscenze e alle dottrine tradizionali, in quanto sintesi di esperienza e ragione, acquisizione di conoscenze verificabili e da discutere pubblicamente (e quindi libera da ogni principio di autorità)”. “Acquisizione di conoscenza verificabili e da discutere pubblicamente” “libera da ogni principio di autorità”.
È abbastanza comico dunque che ci si accusi di essere contro la scienza, se non fosse che ci troviamo davanti ad un oscurantismo preoccupante che i media di regime contribuiscono a diffondere, dal momento che l’accusa arriva proprio da chi rifiuta il confronto e la pubblica discussione dei risultati, non già delle idee, dei dati, non già delle convinzioni.
Noi rinnoviamo a tutti il nostro invito: tirate fuori le analisi che dite essere effettuate di routine (possibilmente non quelle delle case produttrici, ma in mancanza d’altro ci accontenteremo anche di quelle) che confutano i dati delle analisi da noi commissionate. Date la vostra evidenza scientifica che quanto riportato è falso. Ripetete le analisi con laboratori indipendenti, o mettetevi in contatto con chi le ha commissionate e confrontatevi sul dato.
Se le uniche risposte che siete in grado di dare sono “non è vero niente”, ci risentiamo a breve quando tutto sarà pubblicato e le vostre accuse strano smentite, a livello scientifico. A proposito, come mai nessuno ha detto nulla e nessuno si esprime in merito alla quantità di DNA fetale umano rilevato nelle analisi metagenomiche? Eppure, scientificamente parlando, da 1.7 a 3.7 microgrammi di Dna fetale umano all’interno del vaccino destinato alla popolazione pediatrica, non sono pochi. Qualche commento? Sulle mutazioni riscontrate nel genoma del morbillo? Su quelle presenti nell’antitifico? Sull’assenza di Rosolia? Qualche studio che ne decreti l’innocuità? Forse si risponde solo a ciò che è facilmente “manipolabile”. Forse a nessuno di costoro interessa davvero commentare I RISULTATI.
A breve arriveranno anche le risposte a chi adduce “fallacità” nelle tecniche di laboratorio, ma nel mentre, DOVE SONO I VOSTRI DATI?
Un’ultima domanda: questi 130 nomi, ci mettono la faccia con nome e cognome o dobbiamo accontentarci che vengano menzionati una decina di esperti e per gli altri andiamo sulla fiducia? I medici che hanno osato mettere la faccia davanti alle loro opinioni personali ne hanno purtroppo pagato lo scotto con la radiazione, mentre costoro non hanno nulla da temere: dove sono le firme?
Grazie, buon anno, Corvelva
Comunicato in risposta a questo articolo: https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2019/01/01/news/vaccini_la_protesta_degli_scienziati_basta_con_gli_allarmismi_-215645993/
Tratto da: https://www.corvelva.it/speciali-corvelva/comunicati/la-repubblica-130-esperti-di-medicina-prendono-posizione.html
Come dare torto a Corvelva visto che si è trovata costretta a fare una denuncia pubblica a seguito del miserabile silenzio delle nostre istituzioni? Bisognerebbe anche ricordare a questa spedizione punitiva di 130 esperti che cercano di denigrare chi valuta la realtà in modo oggettivo che: in campo scientifico le regole sono piuttosto semplici: sostieni qualcosa? Dimostrala con ricerche tue! Non sei d’accordo su qualcosa? Rifai la stessa ricerca su cui esprimi dubbi e mostri i risultati. Qui i fatti sono chiarissimi e come spiega la d.ssa Bolgan non è vero che l'articolo non sia stato approvato in peer reviewed la non approvazione riguarda solo il testo perchè quello finale deve contenere tutte integrazioni che sono state richieste.....
Minuto 53
La notizia è stata ripresa anche dall'ANSA dove addirittura si parla di "analisi infondate e fai da te"
http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2019/01/03/vaccini-130-ricercatori-contro-test-no-vax-infondati_2b4cfc1f-e0aa-40e9-a397-ea3407df7299.html |
Trovo veramente vergognose tali affermazioni questi 130 scienziati parlano come ripreso dall'Ansa di analisi "fai date" ma se sono state condotte dalla D.ssa Loretta Bolgan uno scienziato che pubblica sul sito istituzionale medico-scientifico National Center for Biotechnology Information (.nih.gov significa che è ospitato sul sito governativo del National Institue of Health, ovvero il Ministero della Salute Federale degli USA) Quindi una rivista scientifica di qualità in peer reviewed quali Pubmed mica topolino.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Bolgan+L%5BAuthor%5D |
I fatti sono chiarissimi si cerca di screditare dei dati scomodi con le parole grazie alla sfera magica cercando di plagiare il gregge con il nulla mescolato il niente solo parole scritte ad doc da chi deve continuare la misera propaganda per tutelare una legge incostituzionale e liberticida visto che viola i diritti umani come quella dell'obbligo vaccinale. A rigor di logica tutto ciò, dovrebbe scatenare il raccapriccio di tutto il mondo civilizzato, e forse anche di qualche altro corpo celeste.
Qui invece troverete la lista completa con i NOMI dei 130 esperti pubblicata solo oggi da Il Foglio.it non sara stato difficile trovarli visto il periodo della caccia alle streghe che vige ne nostro sciagurato paese e la radiazione di stimati professionisti per il reato d'opinione.
Vi anticipo che nella lista non poteva mancare il prof. Roberto Burioni famoso ObbliVax che promuove i farmaci vaccini e come dice il Codacons:
In base ad un esposto presentato all’Anac il dott. Roberto Burioni risulterebbe responsabile ed ideatore di una società di ricerca immunologica denominata Pomona Ricerca Srl, la quale avrebbe intrattenuto rapporti con il Wellcome Trust, soggetto di diritto statunitense che sponsorizzerebbe eventi organizzati dalla Novartis, dalla Roche (che avrebbe partecipato alla sperimentazione del vaccino per il papilloma virus) e dalla Johnson & Johnson (la quale, attraverso la Crucell, si occuperebbe dello studio e dello sviluppo dei vaccini con anticorpi monoclonali, proprio il campo di studio di Burioni, che vanterebbe 8 brevetti per farmaci disegnati principalmente su anticorpi monoclonali).
Il dott. Burioni, durante la sua carriera, avrebbe partecipato a studi presso il CDC di Atlanta e avrebbe frequentato il Wister Institute di Philadelphia, la cui attività sarebbe sponsorizzata, tra gli altri, dalla GlaxoSmithKline, dalla Pfizer e dalla Janssen Biotech Services, che si occupano di vaccini.
A ciò aggiungasi la circostanza che i brevetti relativi a vaccini, di cui al http://patents.justia.com/inventor/roberto-burioni, risulterebbero registrati a nome di Burioni (e di Massimo Clementi).
Tratto da: https://codacons.it/vaccini-codacons-risponde-a-burioni-e-torna-ad-attaccare-limmunologo/
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