sabato 19 settembre 2020

Coronavirus, apertura delle scuole: Mamme contro il regime sanitario e l'uso obbligatorio della museruola, intervengono le forze dell'ordine


17 settembre 2020

Che l’anno scolastico 2020/2021 sarebbe stato costellato da mille problematiche sempre nuove a scontrarsi con le regole legate alla pandemia da coronavirus, era chiaro fin da prima della sua partenza.

Questamattina un “caso limite” stando ai protocolli in applicazione attualmente, si è presentato all’ingresso (delle ore 10) della succursale della scuola Media di Villarco in via Certaldo (7° circolo) sotto forma di una richiesta da parte di una madre che temendo ripercussioni negative per il proprio figlio, è stata accompagnata sul posto anche dal suo avvocato di fiducia.

La campanella per entrare in questi giorni suona più tardi del solito. E la procedura è standard: insegnanti e bidelli fuori, col megafono la responsabile di plesso chiama una classe per volta, gli studenti muniti di mascherina, entrano e vengono accompagnati in classe per iniziare le lezioni.

Quando viene chiamata la classe seconda di questo alunno si fa avanti anche sua mamma. Ed avvicina la responsabile di plesso. Gli altri entrano. Madre e figlio restano a parlare con l’insegnante deputata al coordinamento delle operazioni di ingresso in linea con i protocolli Covid.

La madre spiega le problematiche del figlio; che per respirare adeguatamente non può portare la mascherina, come invece attualmente i protocolli prevedono in molte situazioni. Soprattutto durante gli spostamenti in istituto. La madre spiega di aver inoltrato più di un messaggio per posta elettronica certificata al dirigente scolastico. Non ci sono certificazioni mediche da mostrare sul posto. Ma solo una volontà netta di non far indossare la mascherina durante le lezioni al figlio che altrimenti ne subirebbe conseguenze.

Il dialogo dura circa 9 minuti dopo il suono della campanella. Senza che l’avvocato Riccardo Luzi sia dovuto in alcun modo intervenire. A scontrarsi in pochi giri di lancetta dell’orologio, ci sono il diritto all’istruzione di un giovane di 2ª media ed i doveri legati alla salute della collettività che ora richiedono di indossare la mascherina. Alla fine il ragazzo viene accompagnato dentro. Può raggiungere i suoi compagni di classe e fare lezione assieme a loro. Un “caso particolare e limite”, stando alle attuali disposizioni. Situazione che diverrà casistica su come comportarsi (o non comportarsi) in situazioni analoghe che si dovessero presentare anche in altri plessi.  

https://www.corriereromagna.it/cesena-niente-mascherina-per-mio-figlio-a-scuola/

19 settembre 2020

La mamma che pretende che il proprio figlio venga fatto entrare a scuola senza rispettare l’obbligo di indossare la mascherina ha fatto il bis. E ha combattuto questa battaglia, con al fianco l’avvocato Riccardo Luzi, in modo ancora più eclatante: ieri mattina, davanti al rifiuto del personale addetto a regolamentare l’accesso in sicurezza di lasciare che il ragazzino raggiungesse la propria classe pur non essendo munito del prescritto dispositivo di protezione anti-Covid, ha infatti telefonato alle forze dell’ordine. E così una pattuglia dei carabinieri e una della polizia sono arrivate in via Certaldo, all’entrata della scuola media di Villarco, che fa parte del 7° Circolo. Sul posto era tra l’altro presente anche il sindaco Enzo Lattuca, che ha avuto un colloquio piuttosto acceso, anche se tutto sommato civile, con la donna e con l’avvocato che l’assiste.

Questa volta, a differenza di quanto era successo l’altro ieri, quando la mamma aveva fatto una prima “incursione” per sollecitare ad accogliere suo figlio, in quanto «fatica a respirare con la mascherina», il ragazzino non è stato fatto entrare.

Ora c’è l’incognita su quale piega prenderanno le cose nei prossimi giorni, quando è facile immaginare che le forze dell’ordine presidieranno la zona per sincerarsi che la tensione non aumenti ancora di più.... 

https://www.corriereromagna.it/cesena-forze-dell-ordine-a-scuola-per-l-entrata-senza-mascherina/


Firenze 18 settembre 2020

La mamma che accompagna il figlio a scuola senza mascherina: finisce male
https://www.today.it/citta/mamma-figlio-scuola-senza-mascherina.html

Massima solidarietà a questa mamme coraggiose le mascherine obbligatorie sono un abuso sulla nostra persona per di più non c'è nessuna evidenza scientifica come ho approfondito sotto...

Uso pubblico universale della maschera chirurgica e infezione virale respiratoria: I nostri risultati indicano che potrebbero esserci pochi effetti protettivi dell'uso abituale di questi dispositivi 

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/06/uso-pubblico-universale-della-maschera.html


Coronavirus: perchè obbligare ad usare la mascherina per proteggersi dal virus se per la scienza è inutile?

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/06/coronavirus-perche-obbligare-ad-usare.html

Rischia la vita a causa della mascherina: 13enne asmatica intossicata dall'anidride carbonica 

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/07/rischia-la-vita-causa-della-mascherina.html


mercoledì 16 settembre 2020

Coronavirus creato in laboratorio: la denuncia arriva in diretta tv dalla virologa Li-Meng Yan della Hong Kong School of Public Health. Lo sottolinea con sicurezza il Prof. Joseph Tritto della Wabt (World Academy of Biomedical Sciences and Technologies) con un libro appena uscito

 
 


“Il coronavirus è stato creato in laboratorio a Wuhan”, lo afferma la dottoressa Li-Meng Yan della Hong Kong School of Public Health. Lo sottolinea con sicurezza il Prof. Joseph Tritto della Wabt (World Academy of Biomedical Sciences and Technologies) con un libro appena uscito.


L’uscita amara e forte  di Bill Gates il fondatore di Microsoft e presidente della Gates Foundation, che “il Covid 19  finirà solo tra due anni  e ci aspetta un autunno duro”, ha fatto il giro del mondo. C’è di più. Un’altra notizia ancora più sconvolgente è questa:  “Il coronavirus è stato creato in laboratorio a Wuhan”;  l’affermazione è della dottoressa Li-Meng Yan  che ha lavorato alla Hong Kong School of Public Health prima di denunciare il governo cinese, accusandolo di essere a conoscenza dell’origine dell’epidemia e di aver nascosto al mondo la minaccia. Intervistata dal talk show britannico Loose Women sul canale Itv, da un luogo non specificato per ragioni di sicurezza, la scienziata ha annunciato in diretta che presto sarà in grado di pubblicare le prove della natura “sintetica” del virus, nato nei laboratori di Wuhan da dove poi è uscito scatenando la pandemia.


“Tutti, anche chi non è uno scienziato e non ha conoscenze di biologia, sarà in grado di capirlo”, assicura la scienziata cinese. La versione ufficiale del virus diffuso dai “wet market” di Wuhan, dice la dottoressa Li-Meng Yan  è “nient’altro che una cortina fumogena creata dal governo di Pechino per nascondere la vera origine del Covid”. Già a luglio, la dottoressa aveva accusato le autorità comuniste di essere a conoscenza del potenziale letale del virus fin da subito, ma di aver scelto di nasconderlo alla pubblica opinione e al mondo per timore di rivolte. Secondo la virologa, un suo collega aveva avuto conoscenza di casi di contagio da uomo a uomo già il 31 dicembre 2019.


E non finisce qui. Sul  Coronavirus ecco quanto dice  il professor Joseph Tritto: “Nato in laboratorio. Tracce di Hiv nel genoma, perché è la prova definitiva”.  Italiano e cittadino del mondo, con una carriera medica e accademica internazionale, il prof. Joseph Tritto è un microchirurgo, esperto di biotecnologie e nanonotecnologie nonché presidente della Wabt (World Academy of Biomedical Sciences and Technologies), importante accademia nata sotto l’egida dell’Unesco nel 1987. Forte di questo bagaglio, ha dato alla luce un libro-rivelazione, in uscita in Italia il 4 agosto, Cina Covid 19 – La chimera che ha cambiato il mondo (Cantagalli, pp. 288, euro 20), destinato a suscitare un dibattito globale, in quanto dimostra, con prove scientifiche, che il coronavirus responsabile del Covid-19 è stato il frutto di una ingegnerizzazione di laboratorio. Nella fattispecie, il laboratorio di alta sicurezza di Wuhan.


La prima responsabile di questi esperimenti di ingegneria genetica è la prof.ssa Shi Zheng Li, a capo del laboratorio di Wuhan. Ma questo centro ha avuto gli aiuti del governo francese e dell’istituto Pasteur, da cui i cinesi hanno imparato l’uso dei genomi dell’Hiv. Vi è poi l’aiuto di alcuni scienziati americani, fra cui il prof. Ralph S. Baric, dell’Università della Carolina del Nord, e i fondi provenienti dagli aiuti Usa per lo sviluppo (Usaid). Gli scienziati Usa erano interessati agli studi sui coronavirus, che però fino al 2017 erano proibiti nel loro Paese, a causa della loro pericolosità. Secondo il prof. Tritto, la prof.ssa  Shi Zheng-Li “probabilmente non aveva alcun interesse a lavorare per scopi militari, o di altro tipo, a meno che non sia stata obbligata a farlo. Nessuno mette in dubbio la sua buona fede”. Ma è un fatto che dopo l’enorme pubblicità sul laboratorio, causata dalla pandemia, oggi a capo dell’Istituto di virologia di Wuhan è stato nominato il generale maggiore dell’Esercito popolare cinese, Chen Wei, alla quale è stata affiancata un’equipe ove spicca il nome di Zhong Nanshang, famoso pneumologo di lunga esperienza nelle malattie polmonari infettive. Il generale Chen Wei è anche un’esperta di armi biochimiche e di bioterrorismo. L’Istituto di Virologia di Wuhan è stato dunque praticamente commissariato e messo sotto il controllo delle Forze armate. Della prof.ssa Shi Zheng-Li non si sa nulla: sembra scomparsa. ricordano i primi medici che hanno denunciato la presenza di un’epidemia a Wuhan, condannati poi al silenzio dalla polizia e minacciati di licenziamento. Parliamo della Prof. Ssa Ai Fen , la prima a parlare già in novembre di una “strana influenza”, silenziata dalle stesse autorità ospedaliere; del prof. Li Wenliang oculista, anch’egli silenziato e poi morto di Covid 19, infettato da un suo paziente. Anche della prof. ssa Ai Fen non si sa più nulla e pare irrintracciabile. Il libro del prof. Tritto  è un vulcano in esplosione, compie anche una disamina  sull’Organizzazione mondiale della sanità, divenuta – a detta di molti – “ un burattino” nelle mani della leadership di Pechino,avendone assecondati i silenzi sull’epidemia.


Carlo Franza

http://blog.ilgiornale.it/franza/2020/09/15/il-coronavirus-e-stato-creato-in-laboratorio-a-wuhan-lo-afferma-dottoressa-li-meng-yan-della-hong-kong-school-of-public-health-lo-sottolinea-con-sicurezza-il-prof-joseph-tritt/


Fonte alternativa agenzia di stampa adnkrons

https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2020/09/14/covid-creato-laboratorio-accusa-diretta_mgMrZ6tyN57JBjebiipeeJ.html


Coronavirus: cresce la pressione sulla Cina per un'indagine indipendente sulle origini della pandemia
http://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/05/coronavirus-cresce-la-pressione-sulla.html

Coronavirus: Il premio nobel alla medicina Luc Montagnier parla di un virus fabbricato
https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/coronavirus-il-premio-nobel-alla.html

Sovvenzione di 3,7 milioni di dollari del governo degli Stati Uniti a Wuhan Lab al centro dell'epidemia di Coronavirus
http://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/sovvenzione-di-37-milioni-di-dollari.html

Coronavirus: Il video del Tg Rai Leonardo del 2015 non è un fake, si raccontava come gli scienziati creano un super virus polmonare
http://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/03/coronavirus-il-video-del-tg-rai.html

giovedì 3 settembre 2020

CORONAVIRUS, SARETE PROCESSATI PER CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ


Di Sara Cunial

Ieri in Aula con il Ministro #Speranza e la Sottosegretario #Zampa si è discusso della cosiddetta #pandemia in atto. Il Ministro ha presentato all'aula i suoi provvedimenti su:

1. Medicina scolastica, ovvero una “nuova” relazione tra servizio sanitario e sistema scolastico grazie alla quale molto probabilmente il medico potrà anche entrare in classe a vaccinare direttamente i ragazzi. 

2. Distinzione della vita scolastica in due momenti: dinamico e statico in cui nel primo è obbligatoria la #mascherina, nel secondo no, salvo distanziamento e areosol.

3. 11 milioni di mascherine garantite dallo Stato AL GIORNO. A che prezzo. Da chi saranno fornite. Con quale utilità. E secondo quali basi scientifiche… non è dato saperlo.

4. Investimenti a raffica per banchi, mascherine, igienizzanti, #dad… nessuno ovviamente per prevenzione, salute, benessere, supporto psicologico (che ce ne sarebbe tanto bisogno) o, una cosa a caso… libri.

5. Vaccini a raffica. Un tema particolarmente caro al Governo, che prevede cospicue dosi di #vaccini #antinfluenzali acquistati e implementati dalle Regioni, le stesse Regioni che, dopo aver smantellato per anni il sistema sanitario pubblico, ora spendono gli ultimi soldi dei contribuenti per vaccini già dichiarati inutili sul fronte #Covid e dannosi sul fronte influenzale (Brescia e Bergamo docet).

6. Possibilità per i farmacisti di somministrare vaccini. 

7. Italia in prima fila nelle strategie messe in atto dalla Fondazione #Gavi di Bill #Gates. 

8. Italia protagonista nella produzione (e somministrazione) di vaccini (ancora non testati, ma fa lo stesso). Milioni di finanziamenti e tanti applausi per #AstraZeneca e #Retera (qui potete leggere le mie interrogazioni in merito: https://bit.ly/32TcYpD).

Il tutto seguito da un lungo applauso di TUTTA l'AULA (opposizione inclusa). Perché quando si parla di vaccini, ce n'è per Tutti!

E potrei andare avanti...

A breve un ennesimo #Dpcm confermerà tutto questo e il fatto che QUESTO GOVERNO HA VENDUTO I PROPRI CITTADINI E FATTO DI TUTTI NOI DELLE CAVIE. I NOSTRI FIGLI SARANNO QUELLI CHE PAGHERANNO IL PREZZO PIÙ ALTO, DA SUBITO. 

Ho lasciato l’aula schifata, consegnando al Ministro Speranza e a tutto il Governo questo messaggio: 

"SARETE PROCESSATI PER CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ. 

IL POPOLO ITALIANO".

https://www.facebook.com/saracunial.camera/posts/594324814579073

mercoledì 2 settembre 2020

Coronavirus, Kit diagnostici difettosi per i tamponi: 3700 positivi che non lo erano nella sola Svezia!

 


Ho provato a cercare la notizia tramite il motore di ricerca famoso ma i risultati trovati sono solo questi...


Perchè i giornalai mainstream hanno oscurato la notizia? Eppure è stata riportata da un agenzia di stampa non da topolino. Detto ciò leggiamo da Byo Blu.....


I tamponi, o meglio i kit diagnostici, potrebbero essere al centro di una lotta geopolitica tra Stati Uniti e Cina e gli ultimi inquietanti dubbi arrivano dalla Scandinavia. Mentre il numero di questi test effettuati sulla popolazione cresce in tutto il mondo, in Svezia circa 3.700 persone sono risultate erroneamente positive al coronavirus a causa di una partita difettosa di test proveniente dalla Cina. La notizia è stata comunicata dall’Agenzia della sanità pubblica svedese e riportata anche dalla Reuters, una delle principali agenzie di stampa al mondo. L’agenzia svedese riporta come “due laboratori abbiano analizzato campioni provenienti da un totale di dieci regioni in Svezia, dei quali nove hanno ricevuto risultati scorretti. Si parla di Stoccolma, Västra Götaland, Gävleborg, Västerbotten, Västmanland, Dalarna, Västernorrland, Sörmland and Blekinge“.  I kit, prodotti dalla società cinese BGI Genomics, non riuscivano a distinguere tra livelli molto bassi di virus e la sua assenza, riportando così migliaia di falsi positivi. Test diagnostici della stessa società sono stati esportati anche in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.

Due filiali della BGI Genomics sono già su una lista nera negli Stati UNITI, segnalate tra le aziende implicate in violazioni dei diritti umani contro le minoranze etniche nello Xinjiang, una regione autonoma della Repubblica popolare cinese, e, in particolare, contro i musulmani uiguri (una minoranza etnica cinese, repressa e perseguitata dalle autorità centrali cinesi come testimoniato da diverse ONG e reportage d’inchiesta). BGI collabora da lungo tempo con il governo cinese, avendo mappato il materiale genetico delle minoranze etniche dello Xinjiang e gestendo la banca genetica nazionale di proprietà dello Stato. Funzionari del Dipartimento di Commercio degli Stati Uniti hanno ufficialmente espresso il timore che la diffusione di test prodotti da aziende cinesi collegate al governo di Pechino possa fornire a queste ultime un’opportunità unica di compilare massicci database di DNA per la ricerca e la sorveglianza basata sulla genetica. Il rischio che kit difettosi della BGI Genomics possano essere arrivati anche in Italia, alimentando i timori circa una possibile mappatura genetica di una buona parte della popolazione e falsificando i già opinabili dati ufficiali, è evidente. Inoltre, va ricordato che molti studi scientifici hanno dimostrato come i tamponi rinofaringei diano, nel 50-60% dei casi, falsi positivi o falsi negativi, senza contare il fatto che sono inefficaci nel rilevare la carica virale di un paziente.

Nonostante questo, i numeri dei test effettuati continuano a crescere anche nel nostro Paese. Il 28 agosto ne sono stati fatti 97.065; i media mainstream titolano: 1462 “contagiati”, mentre in realtà dovrebbero scrivere semplicemente “1462 positivi”, visto che tra loro vi sono per lo più asintomatici, vale a dire persone sanissime.  La percentuale dei positivi rimane inoltre pressoché stabile intorno all’1,5% dei test effettuati, esattamente come rilevato il 27 agosto scorso. Il che induce a pensare che non vi siano “nuovi positivi”, ma semplicemente nuovi test effettuati, nuove misurazioni che indicano la stessa percentuale di positivi asintomatici tra la popolazione (cioè persone sane con una presenza, tra le altre, di materiale genetico relativo a questa particolare famiglia di Coronavirus).

Va ricordato infine che ad oggi le terapie intensive ospitano pochissimi pazienti classificati come affetti da covid (che cioè sono portatori di una patologia correlata ai sintomi attribuiti al coronavirus), ma pochi canali di informazione lo riportano, forse perché si tratta di un dato che va contro la linea editoriale che i proprietari del mainstream – i padroni del discorso, come li avrebbe definiti Giulietto Chiesa – hanno indicato per le loro redazioni.

Tratto da: https://www.byoblu.com/2020/08/30/tamponi-difettosi-3700-positivi-che-non-lo-erano-nella-sola-svezia-quanti-in-italia/

La cosa va avanti da inizio "epidemia" ma a pensar male si diventa complottisti.....

30/03/2020, CINA    

Covid-19: aziende cinesi vendono all’estero test diagnostici difettosi

Le denunce arrivano da Filippine, Malaysia, Spagna e Repubblica Ceca. L’accuratezza dei kit cinesi è del 30-40%: dovrebbe  essere dell’80%. I diplomatici di Pechino cercano giustificazioni.

http://www.asianews.it/notizie-it/Covid-19:-aziende-cinesi-vendono-all%E2%80%99estero-test-diagnostici-difettosi-49698.html

martedì 1 settembre 2020

Coronavirus, AMPAS Associazione Medici su “contagi” e diritti: la misura è colma, siamo di fronte all’ennesimo tentativo dei governi (in Italia come nel resto del mondo) di prolungare artificiosamente lo stato di allarme




Lettera aperta del 30/08 su “contagi” e diritti: la misura è colma

Come medici (935) e come psicologi aderenti ad AMPAS sentiamo il bisogno con urgenza di esprimere la nostra opinione e di risvegliare le coscienze ad una maggiore consapevolezza sui rischi a cui stiamo esponendo le nostre vite.

Siamo di fronte all’ennesimo tentativo dei governi (in Italia come nel resto del mondo) di prolungare artificiosamente lo stato di allarme verso un’epidemia che ormai sta provocando un numero di decessi risibile e che da mesi in Italia lascia vuote le terapie intensive.

È estremamente fuorviante confondere le persone sane asintomatiche, positive al tampone, con i “contagiati” (che per definizione devono essere malati). Se l’asintomatico viene considerato fonte di contagio, questo significa che scuole, aziende e altri centri di aggregazione verranno tutti chiusi e messi in quarantena, poiché i tamponi a tappeto effettuati sulle persone sane danno spesso falsi positivi, fornendo una falsa immagine di diffusione della patologia, quando invece l’unica cosa che si sta diffondendo è la resistenza anticorpale alla malattia stessa.
È di grande importanza sovvertire subito questa menzogna, che rischia di portarci a nuovi lockdown (magari inizialmente parziali) per una patologia di cui ora si conosce meglio un approccio terapeutico efficace, i cui decessi quotidiani sono da 100 a 500 volte inferiori rispetto a quelli dovuti a problemi cardiovascolari (circa 600 decessi/giorno) e a quelli dovuti a tumori (circa 500 decessi/giorno). Patologie cardiovascolari e tumorali che potrebbero essere facilmente prevenute con interventi sistematici sullo stile di vita (movimento fisico, eliminazione zuccheri, controllo del peso, cibi senza pesticidi, riduzione inquinamento, stop al fumo).
Chi vuole imporre ulteriori lockdown (magari a macchia di leopardo) senza motivo genererà il fallimento di tutte le imprese sopravvissute con difficoltà al primo, già durissimo, che in Italia abbiamo dovuto sopportare. Sappia chi accetterà di farsi tracciare, identificare, testare che potrà succedere anche a lui. La domanda da porsi è: perché? Quali motivazioni spingono qualcuno a mandare il Paese in rovina senza alcun plausibile motivo? Speriamo che politici, giornalisti e medici che appoggiano le scellerate scelte governative siano in grado di darci una spiegazione. Noi, con questa lettera, vogliamo solo che ci sia restituita la verità dei fatti: che gli asintomatici non vengano assoggettati a inutili tamponi e che i diritti costituzionali da noi duramente conquistati (diritto al lavoro, all’istruzione, alla libera circolazione, alla libera scelta di cura, alla privacy) non ci siano più sottratti, ora e per sempre.
Se non difenderemo attivamente i nostri diritti, con la scusa dei falsi “focolai di contagiati”, al primo colpo di tosse o alle prime linee di febbre scuole, aziende, comunità verrano chiuse, e la nostra vita non potrà mai più tornare come prima.

Alleghiamo documenti e relazioni che chiariscono in modo inequivocabile la nostra posizione:
1. TAMPONI SOLO AI SINTOMATICI: Che al tampone debbano essere sottoposti solo i malati sintomatici pare chiaro da queste dichiarazioni del Centro Europeo per il Controllo delle Malattie, ripreso dal Consiglio Superiore di Sanità:
Criteri per sottoporre soggetti asintomatici a tampone (documento del CSS) 26 febbraio 2020
“……in data 25 Febbraio 2020, il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie ha modificato la definizione di caso ai fini della sorveglianza in tutti i Paesi Europei, identificando come segue i criteri per l’effettuazione di test diagnostici.
Caso sospetto che richiede test diagnostici:
Pazienti con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti: tosse, febbre, dispnea) che richieda il ricovero o meno, e che nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi hanno almeno uno dei seguenti criteri epidemiologici:
Il gruppo di lavoro ritiene che trasferire un numero elevato di campioni che risulteranno poi essere, nella larghissima maggioranza dei casi, negativi a laboratori di virologia non sia scientificamente giustificabile.
Il gruppo di lavoro ritiene appropriate e condivisibili le indicazioni emanate dal Ministero della Salute e ribadite nella circolare, raccomandando che l’esecuzione dei tamponi sia riservata ai soli casi sintomatici. In assenza di sintomi, pertanto, il test non appare al momento sostenuto da un razionale scientifico, in quanto non fornisce un’informazione indicativa ai fini clinici e potrebbe essere addirittura fuorviante”.

2. L’ASINTOMATICO NON CONTAGIA: Che l’asintomatico non rappresenti un problema per nessuno pare altrettanto chiaro:

Il seguente documento afferma che “prendendo come modello l’infezione da SARS e MERS-Cov il rischio di trasmissione in fase asintomatica-prodromica sembra essere basso o molto basso.
Anche in altri comuni modelli di infezione virale respiratoria, quali quelli dell’influenza e del virus respiratorio sinciziale, l’agente infettivo si trasmette in maniera significativa solamente durante la fase sintomatica. È comunque ragionevole ritenere che la carica virale presente nei soggetti asintomatici sia marcatamente inferiore rispetto a quella presente nei secreti dei soggetti con sintomatologia pienamente espressa. Il contributo apportato da potenziali casi asintomatici nella diffusione epidemica appare limitato”.

3. ILLEGITTIMITÀ DEGLI OBBLIGHI: Qualunque ordinanza, circolare, norma di carattere amministrativo o decreto ministeriale che violi una legge di livello superiore è per definizione illegittima, come ben riportato da questo parere dell’avv. Luzi e da quest’altro dell’avv. Nadia Martini.

Dice Luzi: “Il tampone non è un vero e proprio strumento diagnostico, la presenza di un virus attivo e infettante andrebbe ricercata tramite coltura. L’obbligo è illegittimo perché le norme di carattere amministrativo non possono derogare norme di rango superiore (leggi), e in particolare l’art. 32 della Costituzione (“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”). L’obbligo è illegale perché si tratta di una coercizione che non spetta perché il soggetto non sta facendo nulla di illegale che giustifichi un trattamento sanitario obbligatorio.”
Il pubblico ufficiale che obblighi un cittadino a misure non previste dalle leggi sta agendo “in forza di autorità” e non più in forza di legge. Per questo motivo non solo il tentativo di coercizione è illegittimo, ma il cittadino ha diritto di identificare con nome e cognome il pubblico ufficiale (agente di polizia, personale sanitario, responsabile di un esercizio commerciale) segnalandogli che lo riterrà responsabile personalmente di qualunque danno dovesse derivare dalla sua illegittima condotta. Ciò vale sia per la richiesta di test o di tamponi, che per l’obbligo di indossare mascherine, visiere o altri dispositivi.
4. INAFFIDABILITÀ DEI TAMPONI: Qui di seguito alcune considerazioni del medico Antonio Laudani e della dr.ssa Marianna Storto sulla non affidabilità dei tamponi nel definire la presenza del virus e la sua pericolosità, sulla base degli studi scientifici ad oggi disponibili:
  • Quasi tutti gli studi si concentrano sui falsi negativi su pazienti sintomatici. In questo caso il punto di vista è di chi vuole essere sicuro di non fare una diagnosi corretta su un paziente SINTOMATICO.
  • I risultati sono radicalmente diversi se il tampone è fatto ad un giorno o al quinto giorno dall’esordio dei sintomi.
  • Il test è un test QUALITATIVO e non QUANTITATIVO. Quindi non c’è correlazione tra positività e infettività che è correlata con il numero di virioni infettanti.
  • Lo stesso tampone (swab) non sappiamo se è sempre un tampone approvato per l’uso. Deve avere un marchio CE ed essere usato da personale qualificato ad eseguire una operazione invasiva. Spesso si usano tamponi studiati per lo streptococco.
  • I risultati cambiano radicalmente se il tampone è preso sullo sputo o sulla faringe
  • Esiste un rischio di fare danni durante il tampone faringeo visto che ormai si fanno tamponi dovunque e con personale non sempre qualificato e istruito.
  • L‘amplificazione del materiale genetico può portare a errori “tecnici
È evidente a tutti che aumentando a piacere il numero dei tamponi effettuati in un giorno, il numero dei positivi aumenti in proporzione. Perché dunque esporre il numero assoluto dei positivi invece che la percentuale sui tamponi effettuati, che è del tutto stabile?
I tamponi possono inoltre dare luogo a numerosi falsi positivi. Il come lo chiarisce la Dott.ssa Marianna Storto, Direttore Laboratorio Analisi e Attività di ricerca dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed (INM) (IRCCS). In sintesi, chi risulta positivo al test potrebbe avere uno qualsiasi dei virus che appartengono alla famiglia degli “orthornavirae”; quindi non solo il Sars-cov-2, ma anche il virus del raffreddore, della gastrite, ecc. In pratica, essere positivi al tampone indica solo una reattività generica ai virus di tipo influenzale. Questo per il fatto che numerosi kit sul mercato presentano come antigene bersaglio il dominio N, cioè la regione del nucleocapside [l’insieme di capside e acido nucleico, i costituenti fondamentali della struttura dei virus, n.d.r.] che presenta omologie con nucleocapsidi di altri coronavirus e quindi può dare risultati aspecifici per gli studi epidemiologici.

5. DANNI PSICOLOGICI: Un ormai noto documento ha messo in guardia, già a partire da Aprile, sui danni psicologici derivanti ai bambini, agli adulti, alle categorie a rischio derivanti da questa situazione di panico e coercizione sia scolastica che lavorativa. Si tratta del “Comunicato – L’allarme di Psicologi e Psichiatri” firmato da oltre 700 professionisti italiani. Tale allarme, è stato ormai validato nelle sue premesse e previsioni da centinaia di studi scientifici nazionali e internazionali.

Nella storia è la prima volta che intere nazioni confinano in casa sia cittadini malati che milioni di persone perfettamente sane, pertanto in occasione di scelte così draconiane ancora mancava una letteratura scientifica sulle conseguenze psicologiche. Sebbene già nel mese di febbraio suscitasse preoccupazione una revisione sistematica degli studi effettuati su soggetti sottoposti a quarantena in occasione di focolai di SARS, Ebola, H1N1 e MERS, pubblicata su The Lancet, che concludeva: “l’impatto psicologico della quarantena è ampio, sostanziale e può essere di lunga durata. […] privare le persone della loro libertà per il bene pubblico è controverso e necessita di essere gestito con attenzione” (p. 919)*. A partire dal mese di aprile il “Comunicato – L’allarme di Psicologi e Psichiatri”, firmato da oltre 700 professionisti italiani, ha messo in guardia sui danni psicologici provocati ai bambini, agli adulti e alle categorie a rischio da questa situazione di panico e coercizione, scolastica, lavorativa e della quotidianità. Nei mesi successivi tale allarme è stato validato nelle sue premesse e previsioni da centinaia di studi scientifici nazionali e internazionali. In un’intervista del mese di agosto, Gabriele Sani del Policlinico Gemelli ci informa che dagli studi in corso risulta che l’80 percento della popolazione ha sviluppato sintomi ansiosi e depressivi, anche gravi.
Al fine di analizzare la situazione e proporre interventi volti a restituire serenità e fiducia alla popolazione, un gruppo di professionisti della salute mentale si è unito sotto il nome di Sinergetica, Movimento di Libera Psicologia (sinergetica.psi@gmail.com). Riteniamo che da una prospettiva di salute mentale stiamo certamente fronteggiando una reale emergenza, aggravata dal prolungarsi delle misure adottate. “Azioni un tempo quotidiane, come sorridere a viso scoperto, stringersi la mano, abbracciarsi o accogliere l’altro a una distanza di prossimità, sono socialmente, evolutivamente e psichicamente così importanti” (p. 8) che deprivarne una popolazione già allarmata e spaventata suscita forti preoccupazioni sugli esiti a medio e lungo termine. Conseguenze che presumibilmente non saranno circoscritte alla salute mentale, poiché da tempo la PNEI (psiconeuroendocrinologia) ha dimostrato che un vissuto emotivamente stressante stimola la produzione di cortisolo (tramite l’asse HPA– hypothalamic pituitary adrenal) e la produzione di catecolamine (tramite il percorso SAM – sympathetic adrenal medullary), la cui prolungata iperattivazione contribuisce all’insorgere di patologie somatiche.
Sottolineiamo inoltre che, a seguito delle misure restrittive adottate, si sono e si stanno amplificando problematiche già da prima preoccupanti, tra le quali:
• Sostanziale aumento delle violenze domestiche durante il lockdown e nel periodo successivo, sia nei paesi latini che anglosassoni; (Link 123).
• Aumento delle nuove dipendenze e dell’uso di sostanze, con conseguente crescita della criminalità connessa, e maggiore vulnerabilità dei soggetti coinvolti nei confronti di ogni tipo di infezione; (Link 123).
• Visibile fallimento nella capacità di regolazione dell’ansia in bambini e adolescenti, obbligati a modalità di didattica a distanza e così privati del contatto con amici e docenti, che sappiamo essere fondamentale. Disagio che si rivela particolarmente grave nei minori con problematiche mentali, nei figli di immigrati o in bambini con bisogni educativi speciali; (Link 1).
• Aumento nella popolazione generale di stati affettivi negativi, ansia generalizzata, incertezza per il futuro, perdita della stabilità progettuale e di opportunità lavorative, a fronte di interventi pubblici di sostegno psicosociale spesso poco efficaci, nonché difficilmente accessibili. Fattori che contribuiscono ad un preoccupante aumento del rischio suicidario; (Link 12).
Noi di Sinergetica, Movimento di Libera Psicologia (sinergetica.psi@gmail.com), invitiamo i colleghi italiani e internazionali ad unirsi in uno sforzo congiunto volto a limitare tali conseguenze, stimolare la resilienza della popolazione, riportare serenità e fiducia in se stessi e negli altri.
*“the psychological impact of quarantine is wide-ranging, substantial, and can be long-lasting. […] depriving people of their liberty for the wider public good is often contentious and needs to be handled carefully.”

Seguono le firme di medici, psicologi e avvocati dell’Ampas, di SinergEtica, di Roosevelt, di Federazione Rinascimento Italia, del gruppo internazionale Isofia, di Health Law and Science, M3V Libertà di scelta, Condav – Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino, Riprendiamoci il pianeta, Comicost, Omeosinergia, Comilva, Istituto Terapie Sistemiche Integrate, Gruppo Rebis, KAOS, R2020 e di tutte le altre associazioni che hanno deciso di aderire e di rilanciare questo comunicato. 

Tratto da: https://www.medicinadisegnale.it/?p=1183

Coronavirus, Italia: anche i medici impegnati in prima linea denunciano il colpo di Stato
http://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/04/coronavirus-italia-anche-i-medici.html

Prof. Jacob Giris - L'80% dei casi gravi di COVID è completamente vaccinato", afferma il direttore dell'ospedale Ichilov

  Il vaccino "non ha alcun significato per quanto riguarda le malattie gravi", afferma il prof. Jacob Giris. La notizia e apparsa ...