domenica 31 ottobre 2021

Si vaccina al nono mese di gravidanza e la bimba muore in grembo dopo poche ore dall’inoculazione del siero Pfizer

 



Sgomento e dolore a San Prisco, nel casertano, dove una giovane coppia sta vivendo uno dei dolori più laceranti, quello della perdita delle propria bimba appena nata. Una gravidanza che è proseguita bene per 39 settimane e che solo alla fine è diventata una immane tragedia. La vicenda è stata raccontata dal giornale locale edizionecaserta.net

La futura mamma era al nono mese di gravidanza, in attesa di partorire, quando il 9 ottobre è andata dal ginecologo riferendogli che 48 ore dopo, lunedì 11, avrebbe ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer. L’inoculazione del vaccino era stata concordata dopo che la prima dose non aveva sortito effetti collaterali.

Il giorno successivo al vaccino, ovvero martedì 12, la coppia è tornata dal ginecologo per l’ultima visita prima del parto, ma una terribile notizia ha colto di sorpresa sia il medico che i due aspiranti genitori: il cuoricino della piccola non batteva più. Il parto cesareo che ne è immediatamente seguito ha confermato la morte della nascitura. Il padre della bimba si è subito recato dai carabinieri della Compagnia di Maddaloni per sporgere denuncia, i militari hanno così informato l’autorità giudiziaria, avviando l’indagine dopo l’acquisizione della cartella clinica. Sulla salma della piccola è stato effettuato l’esame autoptico, i cui risultati saranno depositati tra 60 giorni.

Attualmente gli atroci dubbi della giovane coppia sono molti: la gravidanza è stata serena, tranquilla, senza complicazioni. Ora vogliono capire cosa non sia andato per il verso giusto, anche alla luce della coincidenza (?) nei tempi con la seconda dose somministrata. Tra le ipotesi plausibili c’è quella di una trombosi al cordone ombelicale.

https://www.meteoweb.eu/2021/10/si-vaccina-in-gravidanza-e-la-bimba-muore-in-grembo/1732534/

giovedì 28 ottobre 2021

Quel filo sottile che lega i Mattarella alla mafia.....Quando Mattarella ripuliva Wikipedia sul padre e la mafia




Quando Mattarella ripuliva Wikipedia sul padre e la mafia

Sul Web - Nel 2009 un utente col nome del futuro capo dello Stato ha modificato i passaggi “scomodi” dalla biografia del patriarca Dc

di Sandra Rizza | 29 OTTOBRE 2017

Per sei volte, nell’aprile 2009, è entrato nella pagina di Wikipedia sull’ex ministro dc Bernardo Mattarella, scomparso nel ’71, per correggere una biografia che evidentemente lo infastidiva. Se non è un mitomane che si firma col suo nome (ma pervaso dalla stessa devozione di un figlio), l’autore delle modifiche potrebbe essere proprio il capo dello […]

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2017/10/29/quando-mattarella-ripuliva-wikipedia-sul-padre-e-la-mafia/


Quel filo sottile che lega i Mattarella alla mafia

Quando il 3 febbraio 2015, Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica, associazioni familiari vittime di mafia e giornalisti che di mafia dovrebbero intendersene, credevano in un suo intervento incisivo sia per la lotta alla mafia e sulla ricerca della verità di molti omicidi e misteri ancora irrisolti. Non è andata così. A parte le solite parole di circostanza in occasioni di commemorazioni o di giornate della legalità, Mattarella non si è mai esposto concretamente a fianco dei familiari delle vittime.

Un esempio su tutti il caso Agostino: Vincenzo Agostino, padre di Nino ucciso da Cosa Nostra nel 1989, vista l’imminente archiviazione del caso, ha chiesto al Presidente della Repubblica Mattarella un incontro. Come risposta, l’inquilino del Quirinale, ha risposto che per impegni precedentemente assunti non poteva riceverlo. In parole povere, si è rifiutato di incontrare la famiglia Agostino in cerca di giustizia da 28 anni. Un certo diniego da chi ha perso il fratello, Piersanti, per mano di Cosa Nostra il 6 gennaio 1980, ha stupito molti ma non chi conosce la storia della famiglia Mattarella. Le virtù di onestà dei Mattarella, sono macchiate da un alone, non tanto velato, di contiguità con Cosa Nostra.

BERNARDO MATTARELLA

Bernardo, padre di Sergio e Piersanti, deputato dell’assemblea costituente, ministro in vari governi tra il 1953 e il 1963 è il capostipite della Famiglia Mattarella, colui che ha aperto la strada politica ai figli. Mattarella è stato accusato per la strage di Portello della Ginestra insieme al ministro dell’interno Mario Scelba, dal pentito Gaspare Pisciotta, vice di Salvatore Giuliano. I due, sono stati assolti in fase istruttoria e, Pisciotta nel 1954, è morto assumendo, a sua insaputa, una dose di strictina, veleno per topi.

Nel febbraio 2016, il pentito Francesco di Carlo, in un verbale ha dichiarato che Bernardo Mattarella gli era stato presentato come uomo d’onore della famiglia di Castellammare del Golfo, da Calogero La Volpe tra il 1953 e il 1954. Dichiarando inoltre che, ha avuto modo di frequentare la casa di Mattarella e che sarebbe entrato in Cosa Nostra grazie alla famiglia della moglie Bucellato. La famiglia Bucellato vanta esponenti di spicco in Cosa Nostra tanto quanto nelle istituzioni.


Bernardo Mattarella era ritenuto vicino al Boss di Alcamo Vincenzo Crimi.


La dichiarazione di Di Carlo, dal punto di vista delle regole di mafia non fa una piega: un uomo d’onore non può presentarsi da solo ad un altro uomo d’onore ma, deve essere un terzo uomo d’onore che conosce entrambi (in questo caso Calogero La Volpe) a presentarli. In precedenza, nel 1992, l’ex ministro Martelli, riprende dei documenti della commissione antimafia datati 1976 a firma di Pio La Torre, nei quali La Torre afferma che Mattarella ha traghettato la mafia dal fascismo verso la DC. Quell’incontro mafia, politica, massoneria ha dato origine al potere dei Mattarella in Sicilia che continuerà con il figlio Piersanti.

PIERSANTI MATTARELLA.

Il presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, viene ucciso il 6 gennaio 1980, da Cosa Nostra. Per il suo omicidio sono stati condannati, come mandanti, i boss della  cupola dell’epoca. Piersanti Mattarella era considerato il delfino di Aldo Moro ed aveva rotto con la DC di Vito Ciancimino e Salvo Lima, per aprire un dialogo con il PCI siciliano. Il pentito Francesco Marino Mannoia, detto u dutturi o il chimico perché aveva il compito all’interno di Cosa Nostra di raffinare la droga, dichiarerà quanto segue sull’omicidio Mattarella: ” la ragione di questo omicidio risiede nel fatto che Mattarella Piersanti dopo aver intrattenuto rapporti amichevoli con i cugini Salvo e Stefano Bontate, ai quali non lesinava favori,  aveva mutato la linea di condotta. Dare uno schiaffo a tutte le amicizie mafiose. Voleva rompere con la mafia ed entrò in contrasto con il deputato Rosario Nicoletti”. Prosegue Marino Mannoia dicendo che, la nuova linea di Mattarella preoccupava Nicoletti che aveva avvisato Bontate. Attraverso Salvo Lima, anche Giulio Andreotti è stato informato delle intenzioni di Mattarella e si reca in Sicilia per incontrare Bontate, i cugini Salvo, Nicoletti e Lima.

Marino Mannoia è stato informato di tutto ciò direttamente da Bontate.

In sostanza, Piersanti Mattarella che in tratteneva rapporti con i mafiosi, aveva deciso di voltare pagina non rispettando più i patti stipulati con gli uomini d’onore. Persino il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, non certo uno qualunque, il 10 agosto 1982, in una intervista, aveva collegato l’omicidio di Piersanti Mattarella alle vicende paterne, non proprio trasparenti, e che voleva iniziare una politica onesta distante dalla mafia.

Eliminato perché traditore?

La trasparenza della famiglia Mattarella passa dalla Sicilia, sul filo sottile che lega mafia, politica ed antimafia. Come diceva Leonardo Sciascia ne “Il giorno della Civetta”, l’Italia è incredibile e bisogna andare in Sicilia per constatare quanto incredibile è l’Italia. Forse tutta l’Italia è Sicilia dipendente. 

https://ilformat.info/2017/09/06/quel-filo-sottile-lega-mattarella-alla-mafia/


Fino a quando non faremo luce sulla storia oscura del nostro paese, saremo governati da una classe politica figlia della trattativa Stato Mafia!

Dopo la sua rielezione al Quirinale, Giorgio Napolitano ha visto anche la chiusura della storia delle  intercettazioni del Colle con l’ex ministro Nicola Mancino, registrate nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Tutte le conversazioni sono state, infatti, distrutte dal gip di Palermo, Riccardo Ricciardi.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/22/trattativa-distrutte-intercettazioni-napolitano-mancino

Trattativa Stato-mafia: Napolitano, il testimone che ‘non sa nulla’ e risponde a tutto

https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/30/trattativa-stato-mafia-napolitano-il-testimone-che-non-sa-nulla-e-risponde-a-tutto

Forse pochi lo sanno ma Re Giorgio è stato definito dalla prestigiosa London Review of Book “un ex fascista pericoloso per la democrazia“. Gli storici e i ricercatori inglesi, accademici di statura internazionale che compongono il board della rivista, hanno ospitato un paio di anni fa e recensito il saggio di Perry Anderson, storico di fama mondiale, la cui conclusione è inequivocabile: “Giorgio Napolitano è la vera minaccia per la democrazia italiana”. 

The Italian Disaster Perry Anderson

https://www.lrb.co.uk/v36/n10/perry-anderson/the-italian-disaster

venerdì 8 ottobre 2021

Vaccino Covid, ricoverata con miocardite: il video denuncia di una giovane insegnante greca con il cuore distrutto dal vaccino

 



ATENE, GRECIA – Una donna di 30 anni ha sviluppato miocardite dopo la sua seconda iniezione del vaccino COVID-19 di Pfizer. Mariza Provata, professoressa, ha ricevuto l’iniezione il 28 settembre. Ha subito iniziato a soffrire di molteplici problemi di salute. È stata ricoverata in terapia intensiva due giorni dopo la diagnosi di miocardite. “Il vaccino Pfizer mi ha mandato in ospedale”, dice Mariza dal suo letto d’ospedale. 

Mariza ha sentito un forte disagio solo poche ore dopo l’iniezione. È andata in ospedale, lamentando forti dolori al petto e mancanza di respiro. I medici le hanno assicurato che tutto andava bene ed è stata mandata a casa. Il giorno dopo è tornata in ospedale dove è stata visitata dai cardiologi. Alla 30enne è stata successivamente diagnosticata una miocardite ed è stata ricoverato in terapia intensiva all’Alexandra Hospital. 

Mariza è andata sui social media e ha pubblicato un video che è diventato virale con oltre 200.000 visualizzazioni su Youtube in meno di 12 ore. Ha detto: ‘Sono con dieci persone nella stessa stanza e due di loro hanno esattamente la mia stessa cosa. Un’altra ragazza della mia età e un uomo leggermente più vecchio. Che tipo di percentuale è? Come vengono calcolate queste statistiche e percentuali di rischi dovute al coronavirus e al vaccino? Se noi tre avessimo avuto il covid-19, avremmo creato un ronzio per il fatto che ci stavano curando. Ma lì, loro (i media) non dicono nulla. 

Continua: “Sono andata a farmi il vaccino da sola. Non volevo, ma sono un insegnante e siamo sotto pressione. Sì, dallo Stato. Lo stesso stato che mi taglia lo stipendio. Grazie!!! Ho agito responsabilmente, come volevi, ma tu… ”


Secondo i media greci Zouglas , questo è uno degli effetti collaterali più comuni di questi vaccini, che colpisce principalmente i giovani. Di seguito l'articolo originale tradotto.

Ha 30 anni, filologa e impiegata dell'Educazione. Le misure adottate contro il COVID-19, nonché la pressione indiretta ma molto chiara e costante del sistema, l'hanno portata al centro vaccinale, dove ha ricevuto la formulazione Pfizer.

Come ricorda nella sua intervista rilasciata a Makis Triantaphyllopoulos, ma anche nel suo post sui social media e in un video che ha diffuso su Internet, il vaccino l'ha mandata in ospedale e persino in terapia intensiva, dopo che si è presentata con la miocardite . Questo è uno degli effetti collaterali più comuni di questi vaccini, che colpisce principalmente i giovani, come è stato dimostrato.

Mariza Provata non usa mezzi termini. Parla del sistema che, nonostante la sofferenza, la lascia sola a togliere le castagne dal fuoco, dopo averla messa senza lavoro, con aspettativa non retribuita. Si tratta, però, dello stesso sistema che in vari modi e modalità lo ha costretto a "rispettare le istruzioni" e ad essere vaccinato. È finito in ospedale. E ora è chiamata a farcela da sola e senza la necessaria assistenza istituzionale da parte del sistema educativo! Insomma, il sistema punisce la filologa-maestra perché è stata vaccinata. Se possibile.

Il coraggio di Marisa Provata , però, rivela qualcosa che è considerato... tabù per eccellenza. Rivela come le autorità, la burocrazia sanitaria e l'autorità scientifica sistemica nascondano i casi di persone vaccinate che finiscono in terapia intensiva, con effetti collaterali da gravi a molto gravi e pericolosi delle vaccinazioni. Si tratta di una denuncia "dall'interno", poiché Mariza Provata ha vissuto questa realtà di Terapia Intensiva e ha scoperto da sola che un gran numero di giovani finisce in terapia intensiva. Persone senza malattie di base. Persone che si sono appena affrettate a farsi vaccinare.

Mariza Provata ha parlato con Makis Triantaphyllopoulos della sua avventura ma anche di quello che ha realizzato in terapia intensiva dove era ricoverata. In precedenza, però, guardate il video postato dal filologo su internet, che è stata l'occasione per la seguente intervista

Guarda ora l'intervista rilasciata da Mariza Provata a Makis Triantaphyllopoulos:


https://www.youtube.com/watch?v=PA99I6ogM0k

 

Questi sono i post fatti da Mariza Provata su Facebook

 

 

 

 

 

 https://www.zougla.gr/greece/article/kateliksa-stin-entatiki-apo-to-pfizer

 

Direttore e sostituta non vaccinati, chiuso il centro trasfusionale della Croce Rossa di Ventimiglia

 



Ventimiglia. I donatori di sangue a Ventimiglia hanno perso, almeno momentaneamente, un punto di riferimento: il dottor Carlo Bonino, che da anni ricopre l’incarico di direttore responsabile del centro trasfusionale della Croce Rossa di via Dante, nella città di confine, è stato infatti sospeso dall’Asl per non essersi vaccinato contro il Covid-19 e, di conseguenza, il centro è stato chiuso. In un primo momento era stata individuata una sostituta, ma anche questa dottoressa pur avendo i requisiti professionali neanche lei è vaccinata contro il covid. 

Bonino, 80 anni: «Non ho nulla contro i vaccini – dichiara – Ma temo che questo vaccino possa avere effetti collaterali su di me, per alcuni miei problemi di salute». Per questo, il medico ha lavorato finché ha potuto nel centro della Croce Rossa, affrontando tutto il periodo dell’emergenza Covid, incrementando tra l’altro notevolmente il numero di donazioni, senza che si verificassero problemi di alcun tipo. E avrebbe continuato anche a farlo. Ma nei giorni scorsi il medico ha ricevuto una raccomandata, a firma del dottor Marco Mela (dirigente del settore Igiene e Sanità Pubblica), con la quale viene comunicata l’inadempienza all’obbligo vaccinale che comporta la sospensione «diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano in qualsiasi altra forma il rischio di diffusione del contagio da Sars-CoV-2». Non una sospensione formale, precisa l’Asl, che come da normativa è a carico del datore di lavoro, ma una presa d’atto della mancata vaccinazione che l’azienda sanitaria ha inviato a tutti gli operatori sanitari che esercitano in provincia di Imperia, siano essi dipendenti diretti o meno.

La sospensione è valida fino al 31 dicembre e quindi, se lo stato di emergenza non sarà prorogato, dal prossimo gennaio il medico potrebbe ricoprire nuovamente il proprio incarico, «anche se mi sto abituando a fare il pensionato, che prima non avevo mai fatto», dice Bonino. Ortopedico in pensione dal 2001 dopo una lunga carriera negli ospedali della provincia di Imperia, il dottor Bonino nel mese di settembre era stato premiato con una medaglia d’oro dall’Ordine dei Medici della provincia di Imperia, per i cinquant’anni di professione medica in segno di riconoscimento per la lunga attività svolta sempre con dedizione e passione per la professione.

https://www.riviera24.it/2021/10/direttore-non-vaccinato-chiuso-il-centro-trasfusionale-della-croce-rossa-di-ventimiglia-718814/

https://www.sanremonews.it/2021/10/06/mobile/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/ventimiglia-il-direttore-non-si-vaccina-contro-il-covid-19-e-chiude-il-centro-trasfusionale-della-c.html


giovedì 7 ottobre 2021

Covid, clamorosa scoperta anche in Olanda: degli anticorpi al Coronavirus erano presenti nel sangue di donatori già 10 anni fa



ROMA – Covid, clamorosa scoperta in Olanda: degli anticorpi al Coronavirus erano presenti nel sangue di donatori già 10 anni fa. La notizia choc è stata riportata da diversi organi d’informazione e riportano le dichiarazioni del direttore dell’istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” Giuseppe Remuzzi.

Scrive il direttore dell’istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” Giuseppe Remuzzi in un'intervista rilasciata all'Huffington Post il 2 ottobre: “Questo è dovuto probabilmente al fatto di avere incontrato una cosa che assomiglia al Coronavirus in passato e che il sistema immune riconosce come se fosse SARS-CoV-2. Anche perché sul fatto che questo sia un virus nuovo non c’è certezza: può darsi che fosse con noi da molto prima di quando lo abbiamo conosciuto e che abbia avuto bisogno di adattarsi all’uomo. Recentemente hanno prelevato campioni di sangue in Olanda di donatori di 10 anni fa e alcuni di questi avevano anticorpi contro Covid…”.

Quindi avete capito bene? L’immunità preesistente di alcuni soggetti che risultano protette contro il Covid anche senza vaccini sarebbe dovuto al fatto di avere incontrato nella vita un virus simile o che abbia qualche punto di contatto col Coronavirus in passato e che il sistema immunitario riconosce come se fosse il SARS-CoV-2.

Secondo Remuzzi “che questo sia un virus nuovo non c’è certezza: può darsi che fosse con noi da molto prima di quando lo abbiamo conosciuto e che abbia avuto bisogno di adattarsi all’uomo. Recentemente hanno prelevato campioni di sangue in Olanda di donatori di 10 anni fa e alcuni di questi avevano anticorpi contro Covid”.

https://livesicilia.it/2021/10/04/covid-anticorpi-presenti-in-donatori-di-10-anni-fa/

Stessa scoperta fu fatta a Londra l'anno scorso....

Coronavirus, clamorosa scoperta: Londra, analizzano oltre 300 campioni di sangue raccolti tra il 2011 e il 2018 sorprendentemente molti avevano già sviluppato gli anticorpi per il covid19

https://informaresenzacensure.blogspot.com/2020/11/coronavirus-clamorosa-scoperta-londra.html



Prof. Jacob Giris - L'80% dei casi gravi di COVID è completamente vaccinato", afferma il direttore dell'ospedale Ichilov

  Il vaccino "non ha alcun significato per quanto riguarda le malattie gravi", afferma il prof. Jacob Giris. La notizia e apparsa ...