sabato 2 febbraio 2019

Venezuela: un golpista con il grembiulino da massone si autoproclama presidente e la "grande" civiltà occidentale lo sostiene


Il tam tam mediatico perfettamente intonato nel cantare il testo scritto dalle élite economico finanziare, da anni ci racconta del desiderio di libertà del popolo venezuelano ostaggio del "dittatore" Nicolas Maduro. Chi scrive non è un sostenitore del presidente venezuelano, ma ciò che sta accadendo è raccapricciante se si ha la consapevolezza che i disordini e la crisi economica sono una pianificata volontà della grande civiltà occidentale.
 Per chi non lo sapesse il 20 maggio 2018 in Venezuela oltre nove milioni di venezuelani si sono recati alle urne e hanno espresso a larga maggioranza (quasi il 70%) appoggio al presidente uscente Nicolas Maduro. La realtà venezuelana non è un fatto isolato in America Latina, ma la grande civiltà occidentale non accetta quindi usa il suo sporco gioco del  Divide et impera (in italiano «dividi e domina», «dividi e impera», «separa e conquista» o «dividi e conquista») Vi ricorda qualcosa? 



Ciò  repelle al buon senso, quello che la nostra civiltà occidentale sta facendo in molte nazioni seminando guerre finanziando ribellioni, per mantenere intatto il castello di carte. Si perchè il Venezuela non è un paese qualunque possiede tra le più grandi riserve petrolifere del pianeta. Riserve che si trovano geograficamente molto vicino agli Usa. 

Leggete cosa scrive  Fabio Marcelli  Giurista internazionale
Maggio 2018

Non c’è Paese al mondo che abbia subito negli ultimi anni un più feroce e intenso attacco da parte dei poteri forti internazionali. Un attacco che si è sviluppato a vari livelli:
1. Politico, con il tentativo di isolamento promosso con il rovesciamento dei governi progressisti nel resto dell’America latina e le sanzioni immotivate da parte di Stati Uniti ed Unione europea.
2. Economico, con una vera e propria guerra ai ceti popolari portata avanti mediante la manipolazione del tasso di cambio, i giudizi negativi politicamente motivati di agenzie di rating ed entità finanziarie, l’imboscamento di beni essenziali da parte dei settori privati che ancora controllano troppa parte dell’economia nazionale.
3. Mediatico, con la costruzione di vere e proprie campagne a base di fake news e la sottolineatura costante di veri e presunti aspetti critici della situazione.
4. Tendenzialmente anche militare con la costante minaccia di interventi “umanitari” da parte dei Paesi circostanti e degli Stati Uniti in prima persona.
Non c’è Paese al mondo che abbia vissuto negli ultimi 20 anni una più intensa stagione democratica, con oltre 20 appuntamenti elettorali di vario genere, la messa a punto di un sistema di votazione a doppia verifica (elettronica e cartacea) che Jimmy Carter ha definito il migliore del mondo, l’iscrizione nelle liste elettorali di milioni di cittadini, poveri o residenti nelle zone marginali del Paese che fino ad allora erano rimasti esclusi.
Domenica 20 maggio 2018 il Venezuela ha ribadito tale vocazione democratica nonostante il feroce e intenso attacco di cui sopra. Oltre otto milioni di venezuelani si sono recati alle urne e hanno espresso a larga maggioranza (quasi il 70%appoggio al presidente uscente Nicolas Maduro. Secondo le stime ufficiali, l’affluenza è stata pari al 46% dato che hanno votato 9.132.655 elettori su venti milioni e mezzo di iscritti. Certamente una parte di tale astensione è dovuta alla scelta del boicottaggio da parte dell’opposizione sfascista, ma non è ovviamente possibile quantificare tale elemento. Chi decide di non partecipare a una competizione democratica ha sempre torto. Infondate mi paiono le accuse di brogli e mancanza di garanzie. Peraltro in percentuale le adesioni a Maduro corrispondono al 31,7%, più di Trump (25,3%), di Macri (26,8%), di Santos (23,7%) che di altri “campioni di democrazia”.
Continua sul: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/25/venezuela-checche-ne-dicano-stati-uniti-e-ue-con-maduro-ha-vinto-la-democrazia/


Oppure cosa scriveva Adolfo Perez Esquivel, Premio Nobel per la Pace nel 1980. 28 Aprile 2017 su Facebook un articolo intitolato
"La resistenza del popolo venezuelano"
 
Il 
Venezuela è l'obiettivo delle aggressioni dell'impero nordamericano che non cede nel suo attacco con l'obiettivo di rovesciare il governo democraticamente eletto. Compito per il quale conta sui complici, interni ed esterni, tra questi, il presidente Macri dell'Argentina.
L'opposizione venezuelana rifiuta di dialogare con il governo. Non hanno rispettato gli organismi proposti dall'UNASUR e facilitati da Papa Francesco, insieme a diversi ex presidenti al fine di raggiungere accordi che garantiscano la pace sociale e aiutano a trovare soluzioni alle difficoltà incontrate dalle persone, che oggi soffrono la scarsità economica causata dalle grandi aziende.
I leader del golpe stanno montando una forte campagna internazionale denigrando e accusando il governo venezuelano di essere una "dittatura", ma la realtà venezuelana non è un evento isolato in America Latina. Ci sono delle crisi imposte dagli Stati Uniti, che non vogliono perdere la loro influenza e il controllo continentale, e cercano di impedire l'autodeterminazione dei popoli attraverso morbidi colpi di stato che respingono i guadagni sociali, culturali e politici che così tanti sforzi sono stati difficili da raggiungere. È già successo in Honduras, Haiti, Paraguay e Brasile, i colpi di successo soft.
I media sono al servizio dei grandi interessi economici e politici, cercano di screditare il governo venezuelano diffondendo notizie false per causare un deterioramento generale. Ma il popolo venezuelano deve esigere da tutti i suoi repressori, il partito di governo e l'opposizione, che ci sia un dialogo tra loro e organizzazioni sociali, chiese, partiti politici, sindacati, movimenti studenteschi, organizzazioni imprenditoriali, con l'obiettivo di trovare alternative per superare la violenza che vive il popolo venezuelano. Dialogo per non perdere le conquiste sociali raggiunte dalla rivoluzione bolivariana negli ultimi decenni.
Non esiste una democrazia perfetta, ma ogni democrazia è perfettibile, è la grande sfida nel nostro continente. Se i popoli partecipano e sono protagonisti della propria vita e costruttori della propria storia, troveranno la propria strada senza sottomettersi al colonialismo del grande potere.
Adolfo Pérez Esquivel 
Vincitore del premio Nobel per la pace 
Buenos Aires, 28 aprile 2017

Fonte: https://www.facebook.com/PrensaPEsquivel/photos/a.324489867566793/1693913417291091/


Oppure ancora cosa affermano Noam Chomsky e John Pilger: in un'intervista esclusiva con Telesur.

Agosto 2017
Se il Venezuela cade, l’umanità cade. "Gli Stati Uniti hanno già invaso il Venezuela con i gruppi sovversivi come la NED, che supportano una cosiddetta" opposizione " 

Link: https://www.telesurtv.net/news/Chomsky-y-Pilger-Si-Venezuela-cae-la-humanidad-cae-20170813-0024.html

Insomma avete capito i signori del mondialismo hanno deciso, il quarto potere esegue dando notizie omologate: Maduro va destituito! Praticamente in Venezuela un golpista con il grembiulino si autoproclama presidente senza essersi nemmeno presentato alle scorse elezioni e il dittatore è Maduro. Bha


Juan Guaidò se la ride col grembiulino da massone

Ecco l'autoproclamato numero 1 del Venezuela
Link: https://www.iltempo.it/esteri/2019/01/27/news/guaido-grembiulino-massone-massoneria-venezuela-russia-usa-1106410/



Golpe in Venezuela: chi è Juan Guaidó?
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-golpe_in_venezuela_chi__juan_guaid/5694_26917/


24 gennaio 2010 Venezuela, Trump riconosce Guaidó presidente ad interim

Il leader dell’opposizione si è autoproclamato presidente in attesa di nuove elezioni. E il presidente degli Usa invita i Paesi occidentali a rinnegare il governo Maduro.

Link: https://pickline.it/2019/01/24/venezuela-trump-riconosce-guaido-presidente-ad-interim/

https://twitter.com/jguaido/status/1090621815448317952

Infatti i bravi cagnolini dello Zio Sam ubbidiscono subito: v
ia libera dalla miniplenaria del Parlamento europeo alla risoluzione Ihe riconosce Juan Guaidò, presidente dell'Assemblea Nazionale di Caracas, come presidente legittimo ad interim del Venezuela. Gli eurodeputati del M5S e della Lega si sono astenuti sollevando molte polemiche. 

Link:
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/americalatina/2019/01/30/venezuela-maduro-pronto-al-dialogo_f69bfcf7-be2d-474b-86b4-daf4b75c272f.html


Ma del governo Italiano sappiamo già tutti che cambia bandiera come cambia il vento.....

Venezuela, Salvini 'schiera' l'Italia contro Maduro: ''Basta prudenza, sosteniamo nuove elezioni'



Venezuela, il Parlamento Europeo fa passare il colpo di Stato atlantista come una liberazione
di Diego Fusaro 

 Il Parlamento Europeo è l'emblema di ciò che oggi l'Occidente chiama "democrazia" e che, in realtà, è l'antitesi di ciò che realmente è la democrazia come potere del popolo: il Parlamento Europeo è la copertura dell'oligarchia finanziaria delle classi dominanti. Ebbene, questa struttura farsesca, che si occulta dietro il nobilitante nome di democrazia, ora ha riconosciuto come Presidente del Venezuela un tale Guaidò: che nessuno - giova ricordarlo - ha mai eletto. E che è lì semplicemente perché, come a suo tempo Pinochet, è appoggiato dagli USA e dalla loro brama di sottomettere il mondo intero al loro dominio. La retorica di legittimazione, presso il popolo manipolato e - di più - rimbecillito ad arte dal messaggio a senso unico, è sempre la medesima: v'è un dittatore, novello Hitler da abbattere. V'è, poi, il popolo unificato mediaticamente (guarda caso, mai viene data la parola a un sostenitore del governo in carica): popolo che vuole abbattere il dittatore, ma da solo non riesce. Ed ecco che, per magia, il colpo di Stato atlantista passa per liberazione benefica del popolo venezuelano sottomesso. Nel trionfo, ancora una volta, della farsa. 

Link 
:http://www.affaritaliani.it/blog/lampi-del-pensiero/venezuela-il-parlamento-europeo-fa-passare-il-colpo-di-stato-atlantista-come-una-liberazione-585441.html

Agosto 2017 - Venezuela, nuove sanzioni Usa: stop a trading bond http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2017-08-25/venezuela-nuove-sanzioni-usa-stop-trading-bond-180521.shtml

Novembre 2017 - Venezuela: Ue vara sanzioni, incluso embargo armi
http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2017/11/13/venezuela-ue-vara-sanzioni-incluso-embargo-armi_43593c57-427f-432e-9696-095fdbfcdaff.html

1 febbraio 2019 - Messaggio di Maduro al popolo USA  



Sono Nicolás Maduro, Presidente costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, voglio inviare un messaggio al popolo statunitense per allertarlo sulla campagna della guerra mediatica, comunicativa e psicologica che si sta sviluppando sui media internazionali e, soprattutto, sui media USA contro il Venezuela. È stata preparata una campagna per giustificare un colpo di Stato in Venezuela, preparato, finanziato e sostenuto attivamente dall’amministrazione Trump, proprio come già noto a tutta l’opinione pubblica.

È stata avanzata una campagna brutale di immagini false, di immagini truccate e montate: non credete a tutto quello che affermano i media degli Stati Uniti, ve lo dico con il cuore. Poiché non possono inventare che possediamo armi di distruzione di massa per invaderci, ora s’inventano ogni giorno qualche immagine, qualche notizia per giustificare un intervento in Venezuela, come un branco contro il nostro paese.

Mi appello alla tua coscienza, alla solidarietà, al risveglio della verità: evitiamo un nuovo Vietnam in America Latina. Se gli Stati Uniti intendono invaderci, troveranno un Vietnam peggiore di quanto abbiano mai immaginato.

Evitiamo la violenza, siamo un popolo di pace, orgogliosi della nostra storia e di Simón Bolívar e Hugo Chávez, siamo un popolo che ha una democrazia forte, un popolo che sta occupandosi dei problemi che sorgono ogni giorno come in qualsiasi società, un popolo che merita rispetto. Nel nostro paese ci sono le più grandi riserve certificate di petrolio al mondo e anche gli occhi di coloro che gestiscono l’Impero USA. Vogliono mettere le mani sul nostro petrolio come hanno fatto in Iraq e in Libia: il petrolio appartiene a noi. Stiamo certificando la prima riserva di oro al mondo, la quarta più grande riserva di gas al mondo: siamo un paese di grandi risorse energetiche, di grandi risorse naturali. È la pura verità sul perché dell’attacco incessante sul Venezuela.

Faccio appello quindi al risveglio della coscienza, della solidarietà negli Stati Uniti, a non consentire al presidente Donald Trump e al gruppo di estremisti che lo circonda, a John Bolton, Mike Pompeo, CIA e Mike Pence, a non permettere a questo gruppo di estremisti di imporre le loro menzogne contro il Venezuela, a non permettere il colpo di Stato che sostengono e vi chiedo di appoggiare il popolo venezuelano nella sua lotta per la democrazia.

Mi aspetto molto da te, cittadina e cittadino degli Stati Uniti: qui in Venezuela avete un fratello.

Sono un ammiratore della storia degli USA e, inoltre, ne so molto. Ho guidato personalmente per le strade di Boston, Philadelphia, Baltimora, New York e Washington; conosco profondamente e dal basso gli Stati Uniti e voglio avere rapporti di rispetto, di vicinanza, di stretta cooperazione con gli Stati Uniti.

Gli USA sono molto più grandi di Donald Trump, molto più grandi.

Desidero avere buoni rapporti e risolvere i nostri problemi. Serviamoci della via della diplomazia, della pace: esigo rispetto per il Venezuela e chiedo il sostegno del popolo degli Stati Uniti affinché si eviti un nuovo Vietnam e soprattutto qui in America latina.

Chiedo la pace e chiedo rispetto, sono sicuro che percorreremo questo storico cammino, perché siamo sulla strada giusta della Storia, perché ci troviamo sul lato corretto nella Storia.



Grazie mille!    


Qui invece il video del discorso di ieri 2 febbraio 2019 tenuto a Caracas da Maduro in mezzo ad un fiume di persone.

Il legittimo presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, offre dichiarazioni nel mezzo della grande marcia di questo 2 febbraio a Caracas.

Link: https://www.facebook.com/teleSUR/videos/384986968945021/


Lo schema eseguito per colpire chi si permette di rigettare il pensiero unico è sempre lo stesso: tentativi di corruzione, boicottaggi economici e finanziari, embarghi, finanziamento di oppositori politici, controllo dei mass media locali, militarizzazione di gruppi radicali. Restando in Sud America ecco solo alcuni esempi:

Guatemala 1953 – un colpo di stato ordito dalla Cia portò al tracollo del governo di Guzman democraticamente eletto; la sua colpa era quella aver espropriato terre incolte appartenenti alla United Fruit Company, una potente multinazionale agroalimentare Usa.

Cuba – per 50 anni è stata vessata in tutti i modi, se Castro è potuto morire a 90 anni nel suo letto è per via dell’accordo tra Kennedy e Kruscev nell’ottobre del 1962. I russi avrebbero smantellato i missili da Cuba a patto che non ci sarebbero più stati tentativi Usa di invadere l’isola.


Cile 11 settembre 1973 – un colpo di Stato voluto da Nixon e Kissinger e diretto dalla Cia portò alla morte di Salvador Allende un uomo perbene e dalla parte del popolo; persino la rivista Times definì questo colpo di Stato “ispirato dalla Cia”.

Nicaragua – già pochi mesi dopo l’elezione di Reagan del 1980, iniziò il finanziamento e l’addestramento delle squadre armate controrivoluzionarie (i Contras), ma nel 1983 la camera dei Rappresentanti vietò loro l’appoggio. La Cia aggirò il veto usando i proventi delle vendite di armi all’Iran per finanziarli in maniera illegale. I Contras si resero colpevoli di veri e propri attacchi terroristici e il governo nicaraguense denunciò gli Usa alla Corte dell’Aia e il tribunale riconobbe le colpe americane. Nel 1986, la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, che è il più importante organo giudicante mondiale, sentenziò che gli Stati Uniti d’America erano ritenuti colpevoli di uso illegale della forza ai danni del Nicaragua, cioè di terrorismo. Nessun altro Paese al mondo è stato condannato per terrorismo, ma gli Usa non accettarono la decisione e non indennizzarono il Nicaragua.


I casi che si potrebbero citare sono una miriade, il Venezuela già nel 2002 fu oggetto di un tentativo di colpo di stato ordito dalla Cia, l’obiettivo era rovesciare Hugo Chávez; ma le immediate manifestazioni popolari a favore del presidente bloccarono tale intento. Persino Paul Ritcher sul Los Angeles Times del 17 aprile 2002 scrisse: “Funzionari dell’amministrazione Bush hanno ammesso martedì di aver discusso per mesi con leader civili e militari del Venezuela la destituzione del presidente venezuelano Hugo Chávez”.

La mitizzazione e la glorificazione di un terrorista che aveva deciso di ribellarsi rubando un elicottero con cui aveva bombardato il 28 giugno 2017 il ministero dell'Interno e la Corte Suprema a Caracas da parte dei media: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_mitizzazione_e_la_glorificazione_di_un_terrorista_da_parte_dei_media_la_miserabile_difesa_di_oscar_perez/82_22808/

Venezuela, ucciso dal governo ex poliziotto Oscar Perez oppositore di Maduro. Lui nell’ultimo video: “Ci impediscono di arrenderci” 
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/16/venezuela-ucciso-dal-governo-ex-poliziotto-oppositore-di-maduro-lui-in-un-video-ci-impediscono-di-arrenderci/


Capito uno che prende uno elicottero per bombardare le istituzioni diventa OPPOSITORE.  Mmmmmm

Venezuela, attentato contro Maduro: esplosivi dai droni, 7 militari feriti. Il presidente illeso: “Dietro la Colombia”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/05/venezuela-attentato-contro-maduro-esplosivi-dai-droni-7-militari-feriti-il-presidente-illeso-dietro-la-colombia/

Mi guardo bene dal santificare Maduro ma come diceva Malcom X?
Ecco ecco.....


"Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono."



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Dopo i durissimi scontri dei Gilet Gialli in Francia i signori del mondialismo si giocano la carta della macchina del terrore?
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