venerdì 21 settembre 2018

Vaccini: sono 12.000 i bambini in Toscana tra 0 e 6 anni non in regola.... L’asilo? Ce lo siamo fatti a casa nostra


Sono 12.000 in Toscana quelli tra 0 e 6 anni non in regola Primi alunni respinti. «Le alternative? Nonni o baby sitter»


LIVORNO. Ci sono genitori che si sono organizzati con gli “asili in casa”: a turno, quando gli impegni e orari di lavoro lo consentono, le famiglie ospitano nella propria abitazione gruppetti di 3-4 bambini, li assistono e cercano di sostituirsi alle maestre. Come fanno Marco e Chiara, trentenni lucchesi. Ma le soluzioni adottate sono tra le più differenti per coloro che credono nella libera scelta vaccinale o sono contro l'obbligatorietà imposta dalla normativa (la legge 119 del 2017).
Decidono le prime sorti di figli tra 0 e 6 anni, che senza le dieci vaccinazioni (o co- munque senza la richiesta all'Asl per calendarizzare il piano di somministrazione) non entrano negli asili nido e nelle scuole materne. Francesca (nome di fantasia per tutelare la privacy del minore), mamma 44enne di Cecina, il pargolo di 2 anni se lo tiene con sé a casa: «Non ho provato neppure a iscriverlo al nido – spiega - c'era il rischio che iniziasse un percorso didattico che poi avrebbe dovuto interrompere con la materna, che non frequenterà.
Naturalmente io sono fortunata perché lavoro da casa e posso guardare mio figlio, altri non sono nella mia stessa situazione». E infatti il Cliva, il Comitato toscano per la libertà di scelta vaccinale, oltre che sul tempo a disposizione, la mette anche sul piano dei soldi: chi ce li ha, può sempre affidarsi a una baby sitter, chi non ce li ha, e non ha neppure familiari disposti a dare una mano, magari è costret to a ripensare alle proprie po- sizioni sui vaccini. La materia è complessa e oggetto di interpretazione. A Pisa, per esempio, una dirigente scolastica era ferma sulla convinzione di non far entrare in classe i piccoli alunni non vaccinati anche se in possesso della prenotazione per la terapia: in seguito la preside ha cambiato idea dopo aver letto attentamente la legge.
Un caso del genere si è avuto a Lucca: un bimbo in età da materna, senza vaccinazioni ma con l'appuntamento fissato, non ha potuto varcare la soglia d'ingresso alla scuola. Il tema riguarda migliaia di famiglie nella nostra regione: solo al Cliva ne aderiscono ben 3.180. E i numeri della Regione Toscana non riducono la platea: i bambini non in regola nella fascia 0-6 anni sarebbero quasi 12.000 (11.990 per la precisione), fino a 16 anni diventano circa 100.000, anche se nella fascia 6-16 anni non viene richiesta alcuna documentazione che provi l'avvenuta vaccinazione. In quest'ultimo caso si rischia una multa che nella maggioranza dei casi è di 100 euro (sono i Nas di Firenze a fare i controlli).
Una mamma di Viareggio: «Mio figlio di 8 anni non è vaccinato, ma all'elementare me lo hanno accettato senza problemi». Dati singoli dai territori sui bambini (0-6 anni) non in regola: a Firenze sarebbero 36, a Lucca 30, a Viareggio 2. Ci sono poi alcuni genitori che tentano strade diverse, al Tirreno vengono segnalati casi da Grosseto e da Lucca: iscrivere il bambino a una scuola steineriana, che segue la pedagogia Waldorf su indicazioni di Rudolf Steiner, un approccio sviluppato dal 1919. Sono scuole che,
a differenza ovviamente di quelle statali, comunali e paritarie, non ri- cevono sovvenzioni pubbli- che e non rispondono alla normativa sui vaccini, oltre a seguire precise regole educa- tive. In Toscana ce ne sono una trentina, diffuse in più o meno tutte le province.

Tratto da:http://iltirreno.gelocal.it/regione/toscana/2018/09/21/news/l-asilo-ce-lo-siamo-fatti-a-casa-nostra-i-bimbi-non-vaccinati-e-il-dilemma-scuola-1.17271276?refresh_ce

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