martedì 22 maggio 2018

Cibo SpA - Allevamenti intensivi producono più smog delle auto minaccia alla salute globale. Sai davvero cosa mangi?

21 Maggio 2018
Nell'eccellenza della produzione alimentare italiana si nascondono allevamenti intensivi, come quello su cui Nina Palmieri per “Le Iene” ha realizzato un servizio. Dal gruppo “Free John Doe” ha ricevuto un video sconvolgente che è stato reso pubblico dal programma di Italia 1. Nelle immagini si vedono maiali morenti o già morti, stalle invase da topi, feci dappertutto, anche nella canalina dove c'è il loro mangime. In questo allevamento di maiali, di cui non viene rivelato il nome né dove si trova, le condizioni sono estreme. L'interrogativo allora sorge spontaneo: “Sappiamo da dove viene quello che mangiamo?”, che è poi il titolo del servizio. Nina Palmieri ha interpellato Enrico Moriconi, garante dei diritti degli animali, per approfondire l'aspetto relativo alle conseguenze provocate da queste condizioni: lo stress può ad esempio generare episodi di cannibalismo, i maiali possono sviluppare malattie contagiose per l'uomo, patologie polmonari. In queste condizioni si somministrano farmaci per evitare malattie, ma il risultato è carne scadente. Si può parlare di un abuso di farmaci, visto che vengono somministrati antibiotici anche a quelli sani. E ciò provoca una resistenza agli antibiotici, causa di mortalità per l'uomo, che consuma una quantità di carne superiore al suo fabbisogno. Da qui il sovraffollamento degli allevamenti: c'è grande richiesta. Una situazione che genera un pericolosissimo corto circuito.

Tratto da: http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2018/5/21/Qual-e-l-allevamento-intensivo-di-maiali-scoperto-da-Le-Iene-Video-niente-sanzioni-Ue-bacchetta-l-Italia/821846/



Allevamento di maiali, perché non sono state fatte sanzioni?

Stalle invase dai topi, maiali morenti o già morti, feci dappertutto che finiscono anche nella canalina dove c’è il mangime. Il video che abbiamo ricevuto dal gruppo Free John Doe e che rendiamo pubblico nel servizio della nostra Nina Palmieri è sconvolgente. Anche perché l’allevamento dove sono state girate le immagini fa parte dell’eccellenza della produzione italiana.
Da tempo circolano immagini trafugate all’interno degli allevamenti intensivi, e da più parti si chiede che venga migliorato il benessere degli animali. Alcune proposte concrete, che potrebbero essere adottate da subito, ci sono. Telecamere all’interno dei macelli e degli allevamenti, rotazione obbligatoria dei veterinari, etichettatura trasparente dei metodi di allevamento, cosicché possa essere il consumatore a scegliere se acquistare carne e formaggio da allevamento intensivo o estensivo. Queste proposte sono state messe nero su bianco da Avaaz, e presentate alla Camera dei deputati, e hanno ricevuto l’appoggio di oltre 100.000 cittadini. Per firmare la petizione basta cliccare qui 
Ma com’è possibile che i controlli all’interno dell’allevamento non abbiano ravvisato praticamente nessun illecito, se non un leggero sovraffollamento? Secondo la Commissione europea in Italia manca una “strategia nazionale da parte delle autorità” per ridurre gli atti di cannibalismo e per evitare quindi il taglio routinario della coda dei maiali da parte dell’industria. E’ questo l’esito dei controlli effettuati in Italia dalla Commissione europea, che dal 13 al 17 novembre 2017 ha inviato tre esperti nel nostro Paese. I controlli e il report che ne è seguito fanno parte del piano della Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea per valutare le attività degli stati membri per “prevenire i maiali che mangiano le code ed evitarne il taglio routinario”. Le Iene pubblicano in esclusiva il documento della Commissione europea.


Già, perché quello che succede all’interno degli allevamenti è aberrante. I maiali sono animali intelligenti, e in natura grufolerebbero per la maggior parte del tempo alla ricerca del cibo. Invece negli allevamenti intesivi sono costretti in spazi molto ristretti e senza distrazioni. Così commettono l’atrocità più grande per ogni specie animale: il cannibalismo. I maiali mangiano le estremità degli altri animali presenti nel recinto, come coda e orecchie. Così molti di loro si feriscono, e il rischio infezioni è altissimo. Anche per questo agli animali vengono dati gli antibiotici, anche come prevenzione. L’Italia è uno dei paesi in Europa in cui si registra il maggior consumo di antibiotici negli allevamenti, e il rischio è quello dell’antibioticoresistenza. Che significa che gli antibiotici non producono più il loro effetto.
Tratto da: https://www.iene.mediaset.it/2018/news/allevamento-maiali-sanzioni_114509.shtml

Come avete sentito nel video gli allevamenti intensivi inquinano più delle auto....
Infatti leggiamo: 2 maggio 2012

I bovini producono più smog delle auto



Allevamenti intensivi, lettera aperta all’Oms: ‘Minaccia alla salute globale’


23 Maggio 2017
In questa settimana a Ginevra l’Organizzazione mondiale della sanità vota per eleggere un nuovo direttore generale che starà in carica 5 anni. E per l’occasione 200 tra professori universitari, ricercatori, medici, climatologi, biologi e scienziati hanno firmato una lettera aperta in cui chiedono ai candidati di prendere in seria considerazione una grave minaccia per la salute: gli allevamenti intensivi.
Tratto da: https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/23/allevamenti-intensivi-lettera-aperta-alloms-minaccia-alla-salute-globale/

Ecco quanto inquinano gli allevamenti intensivi in Italia
30 Giugno 2017
https://www.essereanimali.org/2017/06/201706quanto-inquinano-gli-allevamenti-intensivi-in-italia/

Impatto ambientale dell'industria dei cibi animali


Consiglio per approfondire la visione di questo documentario del 2008....


Documentario tradotto in italiano: https://vimeo.com/99399991
Food, Inc. è un film documentario statunitense del 2008 diretto da Robert Kenner e candidato al premio Oscar nel 2010 come miglior documentario. Il film tratta il tema della produzione e del mercato alimentare, principalmente quella su grande scala, che esiste negli Stati Uniti. Nel primo segmento del film si esamina la produzione industriale di carne (pollo, manzo e maiale), definita disumana, crudele con gli animali, economicamente ed ambientalmente insostenibile. Il secondo segmento guarda alla produzione industriale di cereali e verdure (soprattutto mais e fagioli di soia). Il terzo ed ultimo segmento del film parla del potere economico e giuridico, come ad esempio le leggi alimentari sulla diffamazione delle aziende alimentari più importanti (come Monsanto, Cargill, Coca-Cola, Walmart, ecc.), i profitti delle quali sono basati sulla fornitura di cibo a buon mercato, ma contaminato, l'uso massiccio di sostanze chimiche derivate dal petrolio e la promozione di abitudini malsane di consumo alimentare, da parte del pubblico USA.

Oppure....

Cowspiracy, il documentario sul terribile impatto degli allevamenti

Il film, prodotto da Leonardo DiCaprio, racconta il drammatico impatto della produzione di carne sul pianeta e le omissioni delle associazioni ambientaliste.
Continua su: https://www.lifegate.it/persone/news/cowspiracy-arriva-italia-il-documentario-sullimpatto-degli-allevamenti

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